La psicologia dei confini chiusi - 9 Australia democrazia assoluta

Someone makes a halt gesture

L'incertezza causata da lockdown e chiusura dei confini ha avuto un effetto significativo sul benessere psicologico nella comunità. Source: Getty Image/ArtistGNDphotography

Questo è il nono episodio della serie "La psicologia dei confini chiusi", realizzata con Stefania Paolini, Professoressa Associata di Psicologia Sociale e Interculturale all’Università di Newcastle.


Un paese sorprendentemente obbediente

L’Australia dimostra tassi di accettazione e rispetto delle normative legate al COVID-19 molto alti.

Così Stefania Paolini, Professoressa Associata di Psicologia Sociale e Interculturale all’Università di Newcastle, descrive la risposta nazionale degli australiani.

Sono dati sorprendenti, secondo Paolini, in un paese che, come la maggior parte delle nazioni occidentali, ha una matrice culturale individualista.

L’aderenza alle regole imposte dalle autorità caratterizza più spesso i paesi con tratti psicologici collettivisti e, secondo Paolini, “l’Australia è un po’ un soggetto atipico”.
Il successo dell’Australia nella gestione del COVID-19 la allinea più a paesi collettivisti come Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud, rispetto ad altri paesi individualisti come Regno Unito e Stati Uniti.
In realtà la cultura prevalente di stampo anglosassone è solo una delle molte culture che compongono il mosaico australiano, e molte delle comunità Down Under provengono da paesi che danno maggior enfasi alla società rispetto che all’individuo.

La comunicazione sul COVID-19

Questa influenza potrebbe spiegare in parte la risposta australiana, ma una ricerca britannica sembra suggerire che la comunicazione relativa al COVID-19 abbia intenzionalmente spostato l’enfasi dai bisogni dell’individuo a quelli della società.

Politici e influencer avrebbero quindi spinto verso il ruolo che tutti noi possiamo giocare nel proteggere la comunità e le categorie più deboli, come bambini, anziani e persone a rischio, anche a scapito dei bisogni dell’individuo.
Influencer VIP hanno un potere di influenza fino a 50 volte maggiore di quello dei politici.
Personaggi famosi e politici sono accomunati nel proporre un messaggio positivo, di speranza mentre le organizzazioni sanitarie e scientifiche sono a volte meno efficaci, con comunicazioni più negative, che descrivono il problema invece che proporne una soluzione.

Ci siamo dimenticati dei confini chiusi

Nonostante le ricerche sugli atteggiamenti sociali verso il COVID-19 e le nuove regole da esso imposti siano numerosi, Stefania Paolini ammette di non trovare dati sulle reazioni alla chiusura dei confini internazionali.

Modelli che ne provano l’efficacia sono stati prodotti, specie nelle fasi iniziali, ma non è stata studiata la risposta della popolazione e Paolini si chiede il perché. È come se, una volta appurata l'utilità della chiusura dei confini, la discussione sulle sue conseguenze si fosse interrotta.

La conversazione nazionale si è occupata d’altro, ma Paolini prevede che questo tema tornerà ad essere centrale nelle prossime settimane.

Australia multiculturale o interculturale?

Citando la ricerca di Serge Moscovici, Stefania Paolini sottolinea l’importanza per le comunità culturali di portare avanti un messaggio coerente e che non cambi nel tempo.

Comunicando in questo modo, sostiene Paolini, è più probabile che le esigenze delle minoranze siano ascoltate, così da creare un’innovazione che la maggioranza per definizione non porta.

Sia la società, che gli individui, secondo la psicologa, devono superare la paura del cambiamento e accettarlo, abbracciarlo come una componente imprescindibile dell’essere umano.

Una volta abbandonati i timori, sostiene Paolini, è più semplice per l’individuo riconoscere le risorse che già possiede per affrontare situazioni potenzialmente problematiche con resilienza.

All’apprezzamento delle varie culture che caratterizza una società multiculturale come l'Australia potrebbe essere sostituito l’interculturalismo, che a questo aggiunge la consapevolezza del continuo cambiamento.
Essere italiani adesso non è lo stesso di essere italiani sessant’anni fa o tra vent’anni. Lo stesso vale per noi come individui
“La nostra identità”, conclude Paolini, “può cambiare per esperienze e contatti con altri. Forse il futuro dell’Australia è un futuro di interculturalità”, in cui le diverse comunità saranno magari meno riconoscibili, con identità meno parallele e creeranno un modo nuovo, innovativo di esistere.

Ascolta l’intervista a Stefania Paolini
LISTEN TO
La psicologia dei confini chiusi - 9 Australia democrazia assoluta image

La psicologia dei confini chiusi - 9 Australia democrazia assoluta

SBS Italian

22:50
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti. 

Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.

Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo 

Share