Come creare e mantenere il rapporto tra nonni e nipoti
Ai fini dell'ottenimento dell'esenzione necessaria per entrare in Australia, i genitori di figli adulti non sono considerati come facenti parte dell'immediate family.
Per questo, molti giovanissimi italo-australiani non vedono i nonni italiani da un anno e mezzo e i piccolissimi nati in territorio australiano non li hanno ancora incontrati.
Ascolta il primo episodio della serie

La psicologia dei confini chiusi - 1 La "cecità" alle differenze
Stefania Paolini, Professoressa Associata di Psicologia Sociale ed Interculturale all'Università di Newcastle è certa che questo rapporto può continuare, nonostante la lontananza forzata.
Alla base della formazione dell'attaccamento, ricorda Paolini, c'è la percezione e il riconoscimento del volto umano e, potendo utilizzare videochiamate, questo rimane possibile.
La tecnologia è una piattaforma che dovrebbe aiutare notevolmente lo stabilirsi di relazioni, anche in età molto precoce.
Per la formazione di un attaccamento nel primo anno di vita, la ricerca indica che è sufficiente interagire con il bambino una volta la settimana.
Oltre all'espressione di emozioni positive al riconoscimento di un adulto familiare, il bambino mostra poi segni di ansia da separazione quando quell'adulto viene a mancare.
Ascolta il secondo episodio della serie

La psicologia dei confini chiusi - 2 L'incertezza
Da quel momento in poi, afferma Stefania Paolini, non è solo l'esperienza continuativa del rapporto a far sviluppare l'attaccamento, "ma anche uno sviluppo biologico e psico-emotivo del bambino" indipendente dalle azioni degli adulti.
Paolini invita quindi i genitori a non sentirsi inadeguati nella quantità delle occasioni di rapporto che possono offrire ai bambini e ai nonni, in quanto lo sviluppo affettivo, quando ha solide basi, prosegue naturalmente.
La sfida più grande probabilmente è, secondo Stefania Paolini, il mantenere viva l'attenzione dei più piccoli durante le chiamate con i nonni all'estero.
Ascolta il terzo episodio della serie

La psicologia dei confini chiusi - 3 La solidarietà
Lo schermo dopo qualche minuto può perdere di interesse ed, "evitare di pensare ad una comunicazione di tipo adulto", con due persone che si parlano in luoghi separati.
A seconda dell'età del bambino, con i nonni ci si può fare delle facce, mandarsi bacini, cantare una canzone, ballare da entrambi i lati, fare un tour della casa o del giardino.
Stefania Paolini consiglia quindi videochiamate in cui non si sta seduti, ma attività più dinamiche e coinvolgenti, oltre che a spostare l'enfasi dalla frequenza degli incontri alla qualità.
Ascolta il quarto episodio della serie

La psicologia dei confini chiusi - 4 La storia d'amore tra Australia e immigrati
Spontaneità, freschezza e novità vanno preservate, non rendendo le chiamate troppo frequenti, per avere argomenti da condividere con entusiasmo.
Se le interazioni con i nonni diventano un compito, una cosa stressante, che crea ansia nella famiglia perché "deve succedere", non credo sia il clima emotivo ideale per rapporti positivi e costruttivi.
Ascolta il quinto episodio della serie

La psicologia dei confini chiusi - 5 Scontro generazionale
Cosa fare con chi non ama la tecnologia
Per i rapporti con nonni che con la tecnologia non se la cavano benissimo, Stefania Paolini suggerisce sessioni di gruppo, che lei stessa si trova a fare con i genitori, un po' impacciati con il mondo digitale.
Con l'aiuto di sorella, cognato e nipoti ogni tanto crea un'occasione speciale in cui trovarsi insieme per "sessioni un po' caotiche", ma che trasmettono una sensazione di famiglia e affetto ai suoi genitori.
Questo è un altro esempio, secondo Paolini, di come si possa abbandonare la più classica comunicazione one-to-one.
Ascolta il sesto episodio della serie

La psicologia dei confini chiusi - 6 Volersi bene a distanza
L'importanza del raccontare e raccontarsi
"La ricerca ci dice che tanto dell'affetto in entrambe le direzioni non è spiegato dal rapporto diretto", sottolinea Stefania Paolini, affermando che la comunicazione di chi media - i genitori - ha un ruolo chiave.
Avere fotografie dei nonni in casa per raccontare storie su di loro ha un valore fondamentale, a prescindere dalla videochiamata, e i genitori possono raccontare la crescita dei piccoli ai nonni.
Questo raccontarsi storie di noi che siamo importanti nella nostra vita è il modo in cui sviluppiamo l'attaccamento affettivo.
"L'amore non ha limiti e combatte le leggi fisiche", conclude Stefania Paolini.
"Sappiamo amare persone che non esistono più o che non abbiamo mai incontrato, attraverso la capacità del nostro cervello di pensare, di immaginare, di ricordare".
Se avete domande o se in qualche modo la chiusura dei confini sta avendo conseguenze sulla vostra salute mentale, vi invitiamo a contattarci tramite la nostra pagina facebook o inviandoci un’email a
Ascolta qui l’intervista a Stefania Paolini:
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La psicologia dei confini chiusi - 7 Nonni e nipoti separati dagli oceani
SBS Italian
21:09
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