Un uomo sui 30 anni che ha partecipato ad una protesta di Black Lives Matter lo scorso weekend è risultato positivo dopo essersi sottoposto a un tampone per il coronavirus.
Il Chief Health Officer del Victoria Brett Sutton ha affermato che è improbabile che l'uomo avesse acquisito il virus durante la protesta e quel giorno non aveva nessun sintomo, ma è possibile che fosse già contagioso durante la dimostrazione.
"Spero davvero che chiunque abbia partecipato a quella [protesta], o ad altre proteste nello stato, che sviluppi dei sintomi compatibili con il coronavirus, si metta in isolamento, faccia un tampone, e aspetti il risultato prima di uscire di casa", ha detto Sutton.
Si calcola che 10.000 persone abbiano partecipato alla protesta contro il razzismo a Melbourne sabato, che richiedeva la fine delle morti di detenuti aborigeni nelle prigioni australiane.
Secondo le attuali restrizioni per il COVID-19 nel Victoria, fino a 20 persone possono radunarsi all'aperto.
Il professor Sutton ha detto che l'uomo indossava una maschera, ma ha avvertito che "le maschere non offrono una protezione al 100%".
"Le indicazioni in atto che limitano le riunioni di massa ... esistono per una ragione", ha dichiarato Sutton.
Il Deputy Chief Medical Officer Michael Kidd ha affermato che il risultato di qualsiasi trasmissione emergerà nei prossimi giorni, e ha aggiunto che i dimostranti lo scorso weekend non sono riusciti a mantenere 1,5 metri di distanza l'uno dall'altro.
"Nel caso ci fosse stata una persona o un numero di persone con COVID-19 tra i dimostranti, allora ci sarebbe stato un significativo rischio di trasmissione", ha detto.
Chi protesta questo weekend "dovrebbe essere incriminato": Morrison
Il primo ministro Scott Morrison ha detto che le persone che parteciperanno alle proteste organizzate da Black Lives Matter per questo fine settimana dovrebbero essere incriminate.
In un'intervista andata in onda sulla stazione radio di Melbourne 3AW giovedì mattina, Morrison ha affermato che le persone che parteciperanno alle manifestazioni questo weekend dimostrano una grande mancanza di rispetto nei confronti degli altri australiani.
Quando gli è stato chiesto se dovrebbero essere incriminati, Morrison ha risposto "Penso proprio di sì".
"Non si possono avere dei doppi standard in questo caso", ha affermato.
"Le questioni dello scorso fine settimana sono state molto complesse, ma penso che le persone che continuino da adesso in poi... Si tratta di persone che mettono a rischio la vita e il sostentamento degli altri".
Circa 35.000 persone hanno sfidato gli ordini della sanità pubblica e marciato in varie manifestazioni contro il razzismo in Australia lo scorso fine settimana.

People hold up placards at a Black Lives Matter protest in Adelaide Source: Getty
La questione delle morti indigene in custodia è stata messa in luce dalle proteste anti-razzismo negli Stati Uniti, scatenate dalla morte dell'uomo afroamericano George Floyd per mano della polizia.
Da allora i governi statali hanno cercato di rendere illegali le proteste a causa del rischio di diffusione del coronavirus.
Morrison ha dichiarato che senza dubbio il governo avrebbe cercato di allentare le restrizioni sul coronavirus prima, se non fosse stato per le proteste dello scorso fine settimana.
"Parliamo di cifre in dollari: l'OCSE ha affermato che una seconda ondata [di coronavirus] vedrebbe un calo del PIL australiano del 6,3 per cento. Ciò vorrebbe dire [che una seconda ondata] costerebbe all'economia australiana 25 miliardi di dollari."
"[L'Australia] è un paese libero e abbiamo la nostra libertà, ma il prezzo della libertà è che rispettiamo i nostri connazionali", ha affermato il primo ministro.
"Milioni di australiani tranquilli ... hanno fatto la cosa giusta".
"Presentarsi a una protesta questo fine settimana dimostrerebbe grande mancanza di rispetto nei confronti dei tuoi vicini", ha aggiunto.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.
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