Tre australiani su quattro hanno un preconcetto razziale nei confronti degli indigeni australiani.
Indipendentemente dalla loro età, sesso, lavoro, religione, livello di istruzione o reddito, la maggior parte delle persone ha una visione negativa inconscia.
I risultati dello studio dell'Australian National University pubblicato martedì hanno rivelato l'esistenza di una barriera invisibile, ha detto l'autore Siddharth Shirodkar.
"È stato certamente scioccante... ma allo stesso tempo non necessariamente sorprendente", ha rivelato ad AAP.
"Questo dice qualcosa non tanto sugli indigeni, dice qualcosa di più sul resto di noi".
La comunità aborigena australiana ha informato di essere tutt'altro che sorpresa dai risultati dello studio.
Il dott. Stephen Hagan, attivista e accademico, spiega la fatica di dover far fronte costantemente alla discriminazione.
"È estenuante, davvero", ha detto a SBS News.
"C'è un 'modello di deficit' associato a qualcuno dall'aspetto aborigeno in questo Paese. Questa è la dura realtà, l'Australia è un Paese molto razzista".
Dallo studio è emerso che gli uomini sono più prevenuti rispetto alle donne nei confronti degli aborigeni.
Protesters participate in a Black Lives Matter rally in Brisbane, Saturday, June 6, 2020. Source: AAP?Glenn Hunt
Gli australiani del Western Australia e del Queensland hanno mostrato livelli di pregiudizio inconscio più elevati, mentre le persone del Northern Territory e dell'ACT ne hanno mostrato meno.
Anche nelle persone che si sono identificate come "fortemente di sinistra" sono emerse opinioni negative nei confronti degli indigeni australiani, mentre coloro che hanno detto di essere di destra hanno mostrato livelli di pregiudizio più elevati.
Gli australiani che hanno partecipato alla ricerca hanno dimostrato di avere lo stesso livello di pregiudizio nei confronti degli indigeni australiani, che alcune persone mostrano negli Stati Uniti contro gli afroamericani.
Lo studio ha preso in considerazione un campione di 11.000 australiani nel decennio a partire dal 2009.
Ha esaminato il tempo di risposta di volontari online ad un cosiddetto "test d'associazione", che consisteva nel mostrare loro una serie di immagini di bianchi e aborigeni australiani, nonché parole positive o negative, tra cui dovevano scegliere.
Quello che è emerso è che la maggior parte degli australiani ha una preferenza per i volti bianchi.
Secondo Shirodkar, nonostante gli australiani potrebbero avere un pregiudizio inconscio, potrebbero ancora scegliere come agire su di esso.
"(Se) non mettiamo in questione in qualche modo questo pregiudizio, potrebbe penetrare nel nostro processo decisionale quotidiano", ha affermato Shirodkar.
A young girl holds a sign at a Black Lives Matter rally in Sydney. Source: SBS News: Nick Baker
L'autore dello studio ha spiegato che alcuni dati demografici erano sovrarappresentati nel sondaggio. C'erano infatti un numero maggiore di donne, di elettori di sinistra e di persone con un'istruzione universitaria.
Ciò significa che in realtà il livello di pregiudizio razziale implicito potrebbe essere addirittura sottostimato.
Il rapporto è arrivato proprio mentre migliaia di australiani sono scesi in piazza durante il fine settimana a protestare contro le morti di persone indigene sotto la custodia della polizia.
Shirodkar ha spiegato che la pubblicazione del rapporto proprio in questi giorni è stata una coincidenza, ma che le proteste di Black Lives Matter che hanno avuto luogo in tutto il mondo hanno dato alla gente un motivo per fermarsi e riflettere.
"Lo studio può forse aiutarci a riflettere maggiormente sul modo in cui ci trattiamo a vicenda, ma anche su come ci pensiamo a vicenda", ha concluso.
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