Negli ultimi giorni è tornata a salire la tensione al confine tra Russia e Ucraina. I due Paesi sono ai ferri corti dal 2014, dall’invasione russa della Crimea e dal conflitto tra militari ucraini e milizie filorusse nel Donbass.
Osservatori indipendenti sono tornati a parlare del rischio di un'invasione dell'Ucraina dopo che almeno 40mila soldati di Mosca sono stati dispiegati alla frontiera e un contingente analogo è stato trasferito in Crimea.
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In breve:
- L'Ucraina ha denunciato la mobilitazione di 40mila uomini e di mezzi militari di Mosca vicino alla frontiera orientale tra i due Paesi
- Il Cremlino ha spiegato che in Ucraina rischia di scoppiare una guerra civile, per cui è inevitabile prendere precauzioni per garantire la propria sicurezza e quella delle popolazioni russofone del Donbass
- Sullo sfondo, l'avvicinamento tra Kiev e l'amministrazione Biden e l'intenzione dell'Ucraina di aderire alla NATO
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Mosca ha apertamente ammesso di voler proteggere la minoranza russofona nel Donbass di fronte all'ipotesi di una guerra civile in Ucraina.
Ma il Cremlino non ha digerito l'avvicinamento di Kiev a Washington e l'annuncio che l'Ucraina potrebbe entrare a far parte della NATO.
Riascolta qui l'analisi del giornalista Giuseppe D'Amato:
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Russia e Ucraina ai ferri corti
SBS Italian
10:24
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