Il 9 giugno 2021 l’Australian Technical Advisory Group on Immunisation (ATAGI) e il Royal Australian and New Zealand College of Obstetricians and Gynaecologists (RANZCOG), hanno reso noto che, “dopo attenta osservazione di un significativo numero di donne in gravidanza, non sono emersi problemi significativi nell’utilizzo dei vaccini mRNA COVID-19 somministrati in qualsiasi fase della gravidanza”.
L’autorità medica australiana e il governo statale hanno incoraggiato le donne in dolce attesa a farsi avanti per ricevere l’inoculazione al più presto, alla luce del fatto che il rischio di ammalarsi gravemente se si contrae il COVID-19 è significativamente più alto per questa categoria che per altre persone.
Ilaria Giovannetti ha un figlio di due anni ed è in attesa di un altro maschietto.
"L'esitazione dei medici a cui mi sono rivolta mi ha spaventata", ha raccontato a SBS Italian.
Quando, a fine giugno, ho chiesto di ricevere il vaccino mi hanno risposto che in Australia non c'erano sufficienti informazioni a riguardo. Mi sono sentita delusa e disorientata.
Negli stessi giorni sui social media circolava una notizia, poi risultata falsa, che denunciava un nesso tra alcuni casi di aborti spontanei e la somministrazione dei vaccini.
Alexander Owen, medico in Ostetricia e Ginecologia specializzato in gravidanze ad alto rischio, ha spiegato a SBS Italian che i dati emersi dagli studi effettuati su gravidanze che non sono riuscite ad arrivare a termine dopo il vaccino sono in linea con i dati che venivano registrati prima della pandemia.
"Uno studio pubblicato a giugno sul New England Journal of Medicine ha riportato un tasso di aborto spontaneo del 14% nelle donne che hanno ricevuto il vaccino contro il COVID-19 in gravidanza. Di quelle con gravidanze tutt'ora in corso, il 9% ha avuto un parto pretermine. Queste cifre sono simili a quelle osservate prima della pandemia,” ha affermato Owen.
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"Un anno fa ho contratto il COVID"
In linea con le comunicazioni ufficiali fornite da ATAGI e RANZCOG, Owen ha confermato l'urgenza che le gestanti ricevano il vaccino, sottolineando la pericolosità che comporterebbe per loro contrarre il coronavirus durante la gravidanza.
“La gravidanza è una fase in cui il sistema immunitario risulta indebolito, quindi le donne che contraggono il COVID in gravidanza hanno un rischio maggiore di dover ricorrere al ricovero ospedaliero, terapia intensiva e supporto ventilatorio. Inoltre c'è un maggiore rischio di parto pretermine”, ha specificato il ginecologo.
Il governo federale da metà giugno ha inserito le donne in gravidanza nella lista di persone con priorità - la lista 1B - dove si afferma che “tutte le donne, di qualunque età, possono ricevere il vaccino in qualsiasi fase della gravidanza”.
Alcune di loro stanno però facendo fatica ad ottenere l'accesso all'inoculazione, come testimonia Carmen Gardini, già mamma di due bambini e in attesa del terzo.
Gardini ha raccontato a SBS Italian le difficoltà che sta affrontando.
"Sono settimane che provo a prenotare Pfizer senza successo," ha dichiarato.
Prima non c'era un campo [sul sito per le prenotazioni] dove speficicare di essere incinta. Adesso che hanno introdotto la priorità 1B, non ho trovato posto ugualmente anche se controllo ogni giorno.
Elisa Pascale, tecnica di laboratorio presso l’Ospedale Mater Hospital di Brisbane e in attesa del primo figlio, ha raccontato che ha deciso di vaccinarsi quando ha scoperto che la sua dottoressa, vaccinata, è anche lei incinta.
"Il mio medico mi ha supportato e convinto a vaccinarmi, dato che inizialmente ero molto dubbiosa", ha affermato.
Mi sono convinta quando ho scoperto che lei stessa ha ricevuto da poco l’inoculazione mentre aspetta il suo primo bambino.
“Per il mio bene e quello del bambino non vedo l’ora di farlo”, ha aggiunto Pascale.
Ascolta il servizio di SBS Italian:
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È sicuro per le donne incinte vaccinarsi contro il COVID-19?
SBS Italian
08:42
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