Nota dell'editore: abbiamo raccolto quattro immagini dall'applicazione Worldview della NASA prima e dopo degli incendi e abbiamo chiesto a Grant Williamson, un ricercatore per il NSW Bushfire Risk Management Research Hub in Tasmania, di riflettere sulla storia che raccontano. Ecco cosa ci ha detto.
Il mio lavoro è studiare gli incendi — lo faccio da più di 10 anni. Di solito uso dei dati satellitari per cercare di comprendere meglio gli incendi a livello sia globale che regionale, per capire le cause e predire come le cose potrebbero cambiare in futuro anche un base a cambiamenti del clima e dell'uso del territorio.
Quando guardo queste immagini, per me mostrano che questa è una crisi che si è sviluppata gradualmente negli ultimi anni. È qualcosa che ho visto arrivare piano piano.
Se si guardano le dimensioni e l’intensità degli incendi, e la quantità e concentrazione di fumo è davvero sorprendente. Non ho mai visto una cosa del genere.
1 Novembre 2019 e 3 gennaio 2020
In queste due foto, si può vedere la costa orientale dell'Australia l'anno scorso rispetto ad ora.
Nell'immagine sulla destra (del 3 gennaio di quest'anno) si può vedere un grande numero di incendi che bruciano lungo la costa orientale producendo un'enorme quantità di fumo.
Nelle ultime due settimane il fumo è arrivato addirittura in Nuova Zelanda.
La magnitudine degli incendi è decisamente senza precedenti. Tipicamente siamo abituati a vedere un grande incendio nelle Alpi (vicino al Monte Kosciuszko) o nelle Blue Mountains - ma questi sono di solito eventi isolati.
Ciò che colpisce qui è che ci sono così tanti incendi che bruciano contemporaneamente. Non ho mai visto una cosa del genere.
Fumo prodotto dagli incendi dell'8 febbraio 2009 (Black Saturday) ed il 3 gennaio 2020
Queste due foto fanno vedere la differenza tra gli incendi di adesso e quelli di Black Saturday del 2009.
In entrambi i casi, il tipo di foreste che sono bruciate erano dense foreste di eucalipti, e sono state create enormi quantità di fumo. Questo tipo di foresta brucia solo in condizioni meteorologiche estreme.
Semplicemente per vastità e durata, direi che gli incendi attuali sono peggiori di Black Saturday se si guarda la quantità di fumo prodotto.
Costa orientale dell'Australia adesso e 10 anni fa
In queste immagini, si può vedere l'impatto della siccità. Un decennio fa, nella foto a sinistra, era chiaramente abbastanza verde lungo tutta la costa orientale. Quel verde mostra che c'era molta vegetazione: pascoli, piante ed in generale un ecosistema molto umido.
Se lo si confronta con l'anno in corso, nella foto a destra, si può vedere che la costa è estremamente marrone e asciutta.
Non c'è molto in termini di vegetazione. Questo è il risultato della siccità e delle alte temperature.
Kangaroo Island, due mesi fa e ora
Nella foto a sinistra si può vedere Kangaroo Island due mesi fa e nella foto a destra, l'isola dopo gli incendi di questo mese.
La cosa principale da notarsi è la siccità. L'immagine a sinistra fa vedere molta più vegetazione dell'immagine a destra.
Si può davvero vedere quanto l'isola sia più arida e questa siccità è una delle cause principali degli incendi attuali.
Grant Williamson è un ricercatore per il NSW Bushfire Risk Management Research Hub in Tasmania.