La seconda ondata di COVID-19 nel Victoria a confronto con il resto del mondo

Il Victoria era riuscito a tenere sotto controllo i contagi di COVID-19, quando è stato investito da una seconda ondata. Ecco un confronto con altre nazioni e stati che sembravano essere riusciti a tenere la situazione sotto controllo, ma hanno poi visto un rapido aumento dei casi.

Victoria had the virus under control until the last week when cases surged.

Victoria had the virus under control until the last week when cases surged. Source: AAP


Victoria, Australia

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Source: DHHS VICTORIA
Nel Victoria, il numero più alto di nuovi casi di COVID-19 è stato registrato il 7 luglio — 191 — con anche un alto numero di trasmissioni all'interno della comunità. 

Dopo aver cercato di contenere l'epidemia nei quartieri che erano diventati dei focolai e in nove edifici di edilizia popolare, il governo del Victoria ha annunciato un lockdown per tutta Melbourne per sei settimane. Restrizioni più severe sono state annunciate anche per il resto dello stato. 

La maggior parte degli stati e dei territori dell'Australia hanno chiuso i loro confini ai residenti del Victoria. 

Galizia, Spagna

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Source: MINISTERIO DE SANIDAD, SERVICIOS SOCIALES E IGUALDAD


Sabato sono stati segnalati 100 nuovi casi, connessi alla riapertura dei bar. 

Le autorità della Galizia, una regione nella parte nordoccidentale della Spagna, hanno ordinato il lockdown per 70.000 persone entro 24 ore dalla notizia, anche in seguito ad un nuovo focolaio nella parte nord-orientale della Spagna.

Kerala, India

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Source: KERALA COVID-19 TRACKER
Lo stato indiano martedì ha registrato 301 nuovi casi, il numero giornaliero più alto mai registrato.

Molti di questi casi sono stati registrati tra persone appena arrivate dall'estero. 

A Kerala è in atto un rigoroso "triplo lockdown" con la polizia che pattuglia le strade e le autorità stanno addirittura usando un'app - Covid Safety - che rintraccia la geolocalizzazione dei residenti.

California, Stati Uniti

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Source: JOHNS HOPKINS CSSE
Da aprile a inizio giugno, la California è riuscita a mantenere il numero giornaliero di nuovi casi di coronavirus al di sotto dei 3.000, ma quando le imprese e gli stabilimenti hanno riaperto all'inizio di giugno, i casi sono più che raddoppiati.

In seguito all'aumento dei casi, all'inizio di luglio le autorità hanno fatto chiudere tutti i ristoranti, le enoteche, i cinema, gli zoo, i musei e le sale da gioco.

Texas, Stati Uniti

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Source: JOHNS HOPKINS CSSE

Il Texas è stato uno degli ultimi stati degli Stati Uniti meridionali e occidentali a imporre delle restrizioni obbligatorie per aziende e negozi ed è stato anche il primo ad allentarle.

Martedì il Texas ha registrato 10.000 nuovi casi, un record per il numero giornaliero di nuovi casi. 

Il numero di persone ricoverate in ospedale è in aumento costante dall'inizio di giugno.

Tuttora ci sono 9.600 persone ricoverate in ospedale e i decessi hanno raggiunto un massimo storico.

Arizona, Stati Uniti

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Source: JOHNS HOPKINS CSSE



L'Arizona è uno dei peggiori focolai degli Stati Uniti.

Nel mese di giugno il numero di casi è salito in maniera clamorosa. Mentre il 1° giugno erano stati registrati 508 nuovi casi, poco più di un mese dopo, lo stato ha registrato 3.844 nuovi casi in un giorno. 

Si prevede che tale numero salga ad oltre 4.000 al giorno.

Il drammatico aumento segue la riapertura a maggio di attività commerciali come negozi al dettaglio, saloni di bellezza, ristoranti e caffè.

Madagascar





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Source: JOHNS HOPKINS CSSE

Il Madagascar originariamente aveva soltanto poche dozzine di nuovi casi al giorno, tuttavia sabato il numero di nuovi casi è balzato a 216. 

Lunedì le autorità del Madagascar hanno imposto un lockdown di 15 giorni nel Madagascar centrale, nella regione di Analamanga, due mesi dopo che le restrizioni erano state allentate.

Giappone

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Source: JOHNS HOPKINS CSSE

Il picco dei casi di coronavirus in Giappone è stato registrato ad aprile, quando il numero giornaliero di nuovi casi ha  raggiunto 1.200 persone.

Tra metà maggio e metà giugno i nuovi casi di COVID-19 sono scesi al di sotto dei 100 ma questa cifra è gradualmente salita, per arrivare a 200 nuovi casi il ​​7 luglio.

Nonostante l'aumento, il Giappone non ha annunciato nessun lockdown.

Israele

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Source: JOHNS HOPKINS CSSE
Lunedì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha reintrodotto una serie di restrizioni in Israele, tra cui la chiusura di bar, palestre e sale eventi.

Il giorno dopo il massimo funzionario israeliano della sanità pubblica ha dato le dimissioni in segno di protesta per la politica del governo, dopo aver subito critiche che le restrizioni fossero state revocate troppo presto per stimolare l'economia.

Serbia

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Source: JOHNS HOPKINS CSSE
La Serbia ha registrato il numero più alto di casi a metà aprile (445), prima che tale numero diminuisse gradualmente tra maggio e metà giugno.

Tuttavia, da metà giungo c'è stato un aumento costante, con 359 nuovi casi il 2 luglio, il secondo numero più alto da aprile.

Martedì il presidente serbo ha annunciato che verrà ripristinato un lockdown, suscitando proteste da parte di migliaia di serbi.

In seguito alle proteste, il presidente ha fatto un passo indietro riguardo ai suoi piani di ripristinare il lockdown, ma le proteste sono continuate. 

Alcuni hanno anche accusato il presidente di aver posto fine al lockdown troppo presto per facilitare lo svolgimento delle elezioni.

Germania

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Source: JOHNS HOPKINS CSSE
Descritto come il "più grande incidente di contagio" nel paese, un impianto di confezionamento di carne nel sud-ovest della Germania è stato accusato di avere causato un picco nei casi.

Più di 2.000 persone hanno contratto COVID-19 nell'area di Gütersloh, la maggior parte dei quali sono lavoratori immigrati provenienti da Bulgaria, Polonia e Romania presso lo stabilimento di confezionamento delle carni.

Il focolaio ha fatto sì che le autorità imponessero un lockdown nello stato del Nord Reno-Westfalia.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.

I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080. 

La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.

SBS è impegnata nell'informare tutte le comunità d'Australia sugli ultimi sviluppi legati al COVID-19. Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo sbs.com.au/coronavirus.

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Published 10 July 2020 12:56pm
Updated 12 August 2022 3:14pm
By Kenneth Macleod, Bernadette Clarke
Presented by Chiara Pazzano


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