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COVID-19, salgono a 11 i casi collegati all'Holiday Inn

Un dipendente e due parenti di due membri del personale dell'Holiday Inn sono risultati positivi al COVID-19, portando a 10 il numero totale di casi collegati all'epidemia originata nell'albergo per la quarantena all'aeroporto di Melbourne.

Cleaners are seen wearing full PPE while working at the Holiday Inn hotel on 10 February, 2021 in Melbourne, Australia.

Cleaners are seen wearing full PPE while working at the Holiday Inn hotel on 10 February, 2021 in Melbourne, Australia. Source: Getty Images

Il numero di persone contagiate dal COVID-19 nel focolaio dell'Holiday Inn di Melbourne è salito a 11. 

Il Dipartimento della salute ha dichiarato giovedì che tre nuovi casi sono collegati all'hotel di quarantena. 

Due sono contatti stretti primari che vivono nella stessa abitazione di membri del personale dell'Holiday Inn, precedentemente risultati positivi, mentre il terzo è un dipendente dell'hotel.
Sono 11 le persone finora contagiate da questa epidemia: quattro lavoratori, due contatti stretti primari che vivono nella stessa abitazione, due ospiti rilasciati e tre membri di una famiglia che hanno contratto il virus all'estero.

Questa notizia arriva dopo che un terzo lavoratore dell'Holiday Inn ed un secondo ex ospite, segnalati per la prima volta mercoledì pomeriggio, sono stati ufficialmente aggiunti al conteggio del Victoria giovedì.
Il dipartimento ha anche emesso un nuovo avviso sanitario chiedendo a chiunque abbia visitato il centro commerciale di Sunbury Square il 5 febbraio tra le 15:40 e le 16:30 di sottoporsi al test e di isolarsi fino a quando non avranno ottenuto un risultato negativo.

Le autorità hanno descritto la mossa come una "misura precauzionale" dopo che un addetto alla quarantena in hotel ha visitato diversi negozi mentre era infetto.

Questa direttiva è diversa da quella data a persone che sono state in altri luoghi di esposizione elencati dalle autorità, secondo cui le persone devono mettersi in isolamento per 14 giorni a prescindere dal risultato del test. 

Chiunque si sia recato al centro commerciale Sunbury al di fuori del periodo di tempo specificato non è considerato a rischio, ma dovrebbe monitorare i sintomi e sottoporsi subito al test nel caso emergessero.
Due banche a Glen Waverley, nel sud-est di Melbourne, sono state aggiunte all'elenco dei potenziali siti di esposizione, che sono sparsi in tutta la città.

Non è chiaro se le banche fossero state visitate dal membro del personale dell'hotel, o dall'ex ospite, o da altri casi precedentemente annunciati.
L'epidemia ha costretto l'hotel a chiudere fino a nuovo avviso, mentre i piani per far aumentare il limite settimanale di arrivi internazionali nel Victoria da 1.120 a 1.310 dalla prossima settimana sono stati sospesi.

Le autorità sospettano che un nebulizzatore possa essere all'origine dell'epidemia.

L'apparecchio medico non è stato dichiarato da un viaggiatore di ritorno che ha contratto il COVID-19 all'estero quando è entrato in quarantena.

L'uomo, che soffriva già di complicazioni di salute, è stato portato in terapia intensiva martedì.

La commissaria per la quarantena per il COVID-19 del Victoria Emma Cassar ha dichiarato che l'ospite sarebbe stato portato in un medi-hotel se la sua condizione, e la necessità  di usare un nebulizzatore, fossero state segnalate all'arrivo. 

A più di 135 membri del personale dell'hotel è stato detto di sottoporsi al test e di mettersi in isolamento in casa per 14 giorni, mentre 48 ospiti sono stati trasferiti al Pullman Melbourne dove rimarranno in quarantena per almeno altri tre giorni.
L'ufficiale capo della sanità Brett Sutton ha ammesso che è possibile che tutti i residenti di quel piano dell'hotel siano stati esposti al virus attraverso particelle aerosol, e ha avvertito che probabilmente emergeranno dei nuovi casi.

Nell'ultima settimana ci sono stati 11 casi di trasmissione di COVID-19 in tre hotel di quarantena nel Victoria, e tra questi tre persone hanno contratto la variante inglese del virus.

Il presidente dell'Associazione medica australiana Omar Khorshid ha affermato che la variante del Regno Unito ha "aperto crepe" nel sistema di contenimento dei casi attraverso la quarantena in albergo. 

Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti. 

Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.

Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo www.sbs.com.au/coronavirus. 

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Published 11 February 2021 2:23pm
Updated 11 February 2021 5:12pm
Source: AAP, SBS


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