Quando la pandemia di coronavirus ha colpito l'Australia lo scorso anno, decine di migliaia di studenti sono stati costretti a imparare da casa per la prima volta in assoluto.
Sono state chiuse inoltre decine di scuole per la pulizia a fondo dopo l'esposizione al virus.
Per molti insegnanti l'idea di tornare in classe per un nuovo anno scolastico, cominciato questa settimana in vari stati, ha provocato ansia e insicurezza.
Ecco un'analisi del piano australiano per la vaccinazione di insegnanti e bambini e di cosa si sta facendo per tenerli al sicuro.
Quando riceveranno il vaccino gli insegnanti?
Gli insegnanti non sono specificatamente menzionati nel piano di distribuzione del vaccino in Australia, il che significa che potranno ricevere il vaccino solo quando la loro fascia di età o la loro storia medica lo consentirà.
Tuttavia, i sindacati degli insegnanti stanno facendo pressioni sul governo federale per riesaminare il piano di distribuzione, sostenendo che vaccinare gli insegnanti fin dall'inizio sarebbe una delle cose più importanti che l'Australia possa fare, per permettere che le scuole possano rimanere aperte tutto l'anno.
"Basta solo uno studente o un membro del personale che risulti positivo perché una scuola debba chiudere, e non vogliamo che ciò accada nel 2021", ha dichiarato il segretario dell'Independent Education Union Mark Northam.
"Riteniamo che i nostri membri nelle scuole dovrebbero essere inclusi nella prima o nella seconda fase della distribuzione del vaccino".
Northam ha spiegato che, nonostante gli insegnanti abbiano svolto un lavoro incredibile adattandosi alla pandemia nel 2020, non è per questo stato facile e che diversi di loro sono preoccupati per il ritorno in aula.
"Hanno davvero fatto dei miracoli nelle scuole", ha affermato.
Diverse nazioni in tutto il mondo stanno adottando approcci diversi riguardo la vaccinazione degli insegnanti.
La Russia ha dato agli insegnanti l'accesso al suo vaccino Sputnik V come parte del primo gruppo prioritario.
Negli Stari Uniti, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie hanno raccomandato agli Stati di dare la priorità agli insegnanti durante la seconda fase di implementazione.
In altre nazioni ci sono anche richieste di dare al personale docente una maggiore priorità vaccinale. Una petizione parlamentare in Gran Bretagna ad esempio ha raccolto circa mezzo milione di firme.
Annandale Public School in Sydney. Source: AAP
Perché agli insegnanti non è stata data maggiore priorità?
Il vicepresidente dell'Associazione Medica Australiana Chris Moy ha affermato che, mentre gli insegnanti ricoprono sicuramente un ruolo essenziale nella società, non sono particolarmente ad alto rischio di contrarre il COVID-19.
"L'urgenza c'è, ma l'urgenza è relativa ad altri", ha spiegato.
"Il rischio al quale sono esposti rimane per loro relativamente basso, grazie al modo in cui l'Australia sta gestendo la pandemia, ed è sicuramente molto più basso, ad esempio, del personale che lavora in prima linea negli hotel usati per la quarantena, o del personale nei reparti di pronto soccorso".
Un portavoce del Dipartimento della Salute ha affermato che la strategia di distribuzione del vaccino in Australia si incentra attorno a tre categorie di persone: "quelle a maggior rischio di esposizione, chi corre un rischio maggiore rispetto ad altri di sviluppare malattie gravi dopo aver contratto il COVID-19 e coloro che lavorano in servizi fondamentali per il funzionamento della società."
"Qualsiasi richiesta per entrare a fare parte dei servizi fondamentale deve essere discussa dal comitato di esperti medici", ha dichiarato. 
Secondary school students arrive at Elevation Secondary College in Craigieburn, Melbourne, last October. Source: AAP
Quando verranno vaccinati i minori di 16 anni?
L'attuale programma di vaccinazione nazionale contro il COVID-19 include persone di età pari o superiore a 16 anni.
Il governo afferma che le gli australiani sotto i 16 anni saranno immunizzati solo se in un secondo momento i consigli medici suggeriranno che sia giustificato. Fino ad allora, non riceveranno il vaccino.
Kristine Macartney, pediatra per le malattie infettive e direttrice del National Center for Immunisation Research and Surveillance, ha affermato che è improbabile che i bambini più piccoli ricevano un vaccino contro il coronavirus nel medio termine.
"Sebbene un certo numero di vaccini contro il COVID-19 siano stati autorizzati in altri Paesi, non ci sono vaccini registrati per chi abbia meno di 16 anni. Questo perché non sono stati condotti sui giovani studi clinici", ha spiegato.
"Quindi ci vorrà del tempo prima di vedere i vaccini contro il COVID-19 registrati per l'uso nei bambini, e probabilmente non avverrà nel 2021, e questo è davvero un riflesso di dove bisogna focalizzare le energie in questa fase iniziale del controllo della pandemia", ha aggiunto Macartney.
Come verranno protette le aule dal COVID-19?
Nonostante la presenza di leggere differenze tra gli stati e i territori, il Comitato Principale per la Protezione della Salute Australiana ha pubblicato una serie di linee guida a livello nazionale che le scuole devono seguire.
Queste includono la suddivisione in classi più piccole, la riorganizzazione dei mobili della classe per massimizzare le distanze e, ove possibile, pause pranzo scaglionate per ridurre al minimo l'interazione tra studenti di anni diversi.
Il professor Macartney ha affermato che sarà importante mantenere queste misure di distanza all'interno della scuole, anche se i numeri di casi rimanessero vicini allo zero.
"Ci sono così tante misure che sono collegate tra loro, penso che nel 2021 ci saranno soltanto delle piccole modifiche, o magari nessuna".
"Questo, ovviamente, include il modo in cui i bambini possono riunirsi, i tipi di attività che svolgono, una buona igiene e pulizia in classe, sempre assicurandosi che i tassi dei test siano alti e che insegnanti e bambini non vengano a scuola se non si sentono bene. "
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
