A poche settimane dalla pubblicazione del censimento 2021, in cui si descriveva un'Australia sempre più multiculturale, la Australian Human Rights Commission ha deciso di intervenire per accendere le luci su un problema che, contrariamente a quanto si potrebbe credere, continua ad essere presente nella comunità, ossia quello della discriminazione razziale.
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L'iniziativa, dal titolo prevede anche la possibilità per i datori di lavoro di completare un questionario, chiamato , tramite il quale sarà possibile comprendere le strategie da adottare per promuovere la diversità culturale, ed eliminare altre procedure che invece potrebbero rendere sistemico il propagarsi di approcci pregiudiziali.
Secondo Chin Tan, a capo del dipartimento della Australian Human Rights Commission che si concentra sulla discriminazione razziale, è proprio il razzismo endemico il nemico principale, definito da Tan come "l'esistenza del razzismo all'interno delle culture e delle procedure, ed anche insinuatosi nelle istituzioni sociali e politiche, che altro non produce se non il perpetuarsi di ingiustizie a sfondo razziale".
La campagna è iniziata ieri, con il lancio del sito internet, all'interno del quale sono raccolte le storie dei vari ambasciatori, oltre a tutti i contenuti essenziali.
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Razzismo in Australia, parte la campagna "Racism. It Stops With Me"
SBS Italian
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