"L'anno prossimo, utilizzando gli attuali prezzi di mercato, le tariffe aumenteranno di un minimo del 35%", ha dichiarato Jeff Dimery, amministratore delegato di Alinta Energy, all'Energy & Climate Summit all'Australian Financial Review.
Se questa previsione si avverasse, ciò aggiungerebbe lo 0,6% all'inflazione, mettendo pressione sulla Reserve Bank per ulteriori ritocchi al tasso di interesse.
L'aumento dei prezzi sarebbe dovuto a problemi di offerta dovuti all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, che ha esercitato pressioni sui prezzi all'ingrosso e sui mercati internazionali delle materie prime.
Inoltre, alcune centrali elettriche a carbone hanno dovuto chiudere prima del previsto, con una transizione non facile verso le fonti di energia rinnovabili.
Secondo il docente di Finanza alla UNSW di Canberra Massimiliano Tani sicuramente il prezzo dell'energia elettrica per i consumatori aumenterà, ma è difficile prevedere di quanto.
Secondo Tani, ciò dipenderà da quello che effettivamente succederà nel resto del mondo, e le cose potrebbero cambiare da un momento all'altro.
"Faccio l'esempio del deficit australiano — che si pensava di essere più del doppio di quello che effettivamente è adesso, perché le previsioni sui prezzi delle materie prime erano molto più pessimiste di quello che è stato finora", ha dichiarato Tani.
È difficile prevedere se a questo aumento corrisponderanno ulteriori aumenti del tasso d'interesse da parte della Reserve Bank, ha aggiunto.
Con l'aumento previsto, una tipica bolletta elettrica trimestrale in New South Wales sarebbe di 480$, mentre per i consumatori del Victoria sarebbe di 430$, e di 514$ in South Australia.
La previsione di Alinta Energy non è stata condivisa dai leader di Origin Energy ed EnergyAustralia.