L'Australia eliminerà il COVID-19 o dovrà imparare a conviverci?

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L'Australia ad un bivio: riaprire o tentare di riportare il paese a zero casi di COVID-19? Source: Getty Images/Yuri_Arcurs

Le autorità federali e quelle statali del NSW non credono più all'eliminazione del COVID-19, mentre alcuni stati, tra cui il WA, spingono per un ritardo nelle riaperture e un innalzamento delle quote di vaccinazione richieste.


Western Australia e Queensland sono tra gli stati australiani che ritengono ancora possibile l'obiettivo di avere zero casi di infezione da COVID-19 sul territorio.

Nei giorni scorsi la premier del NSW Gladys Berejiklian ha confermato come questa strategia non è più percorribile e punta invece ad aumentare le vaccinazioni il più rapidamente possibile.

Secondo Paul Scutti, commentatore di politica federale australiana, anche Daniel Andrews in Victoria starebbe ricevendo pressioni per adottare strategie di convivenza con il COVID-19, tra cui il rilassamento di alcune restrizioni anche se il numero dei casi non dovesse diminuire significativamente.
Per Mark McGowan, premier del Western Australia, riaprire i confini quando solo il 70 per cento della popolazione sarà vaccinato si tradurrebbe in molte morti. McGowan vorrebbe quote di vaccinazione più elevate e tempi più lunghi per abbandonare le precauzioni ora in vigore.

Sia il primo ministro Scott Morrison che il ministro del Tesoro Josh Frydenberg insistono perché gli stati e i territori si attengano al piano di risposta nazionale, che prevede graduali riaperture una volta raggiunto il 70 e l'80 per cento della popolazione adulta vaccinata.

Ascolta l'aggiornamento di Paul Scutti sulla pandemia in Australia
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L'Australia eliminerà il COVID-19 o dovrà imparare a conviverci?

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08:58
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