Durante la prima ondata della pandemia, erano stati molti i Paesi asiatici che amano affrontato l’emergenza in maniera efficace. Paesi come il Vietnam, la Tailandia ed anche la Cambogia erano riusciti ad arginare il virus ed evitare il sovraccarico dei rispettivi sistemi sanitari.
Punti chiave
- In tutto il continente asiatico, la variante Delta sta provocando migliaia di casi ogni giorno
- Il tasso di approvazione dei governi di molti Paesi asiatici è ad un minimo storico
- Sebbene le economie mostrino i primi segnali di ripresa tutti gli indicatori rimangono lontani dai livelli pre-pandemia
Con l’arrivo della variante Delta però, le cose sono rapidamente cambiate. L’India è stato sicuramente il Paese che ha sofferto di più in termini di infezioni e morti, ma anche nel resto del continente i numeri rimangono comunque preoccupanti.
La gestione insoddisfacente della pandemia è costata l’incarico al primo ministro malese Muhyiddin Yassin, mentre in India e in Giappone i consensi popolari per i rispettivi governi sono ad un minimo storico.
Ci sono stati però anche esecutivi che invece sono stati premiati dall’elettorato, come quello di Kim Boo-kyum che gode di più ampi consensi all’interno del Paese.
La pandemia ha colpito duramente anche dal punto di vista economico. Anche se le economie asiatiche hanno mostrato i primi segnali di ripresa, si rimane comunque lontani dai livelli pre-pandemia.
Potete riascoltare l’approfondimento di questa mattina a cura del giornalista Carlo Pizzati qui:
LISTEN TO

La variante Delta non risparmia neanche l’Asia
SBS Italian
12:08
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.