La protezione dei vaccini contro l'infezione da COVID-19? "Eccezionale"

Professor Francesca Torriani holding a sign supporting the use of face masks

La dottoressa Francesca Torriani della University of California San Diego supporta l'utilizzo delle mascherine per contrastare il COVID-19. Source: Francesca Torriani

Secondo uno dei primi studi al mondo sull'efficacia dei vaccini nella protezione contro il COVID-19, solo lo 0,05% delle persone vaccinate svilupperebbe un'infezione a due settimane o più dal completamento della profilassi vaccinale.


La professoressa Francesca Torriani, professoressa di Medicina Clinica e direttrice del programma su infezione, prevenzione e epidemiologia clinica presso la University of California di San Diego, è una degli autori, e sulla base di quanto emerso ritiene che la protezione fornita dai vaccini sia "eccezionale".

Gli Stati Uniti sono il Paese al mondo con il numero più alto sia di casi di infezione da COVID-19 sia di decessi da esso causati: sono stati oltre 34 milioni i contagi e oltre 600.000 i morti.

La campagna di vaccinazione statunitense è comprensibilmente iniziata in modo rapido e si è rivelata tra le più efficienti al mondo, con oltre il 50 per cento della popolazione che ad oggi ha ricevuto almeno una dose del vaccino e oltre il 40 che ha completato l’intero ciclo.
Francesca Torriani
Un ritratto della dottoressa Francesca Torriani. Source: Francesca Torriani
Dei circa 15.000 vaccinati presi in esame dallo studio, 4.167 si sono sottoposti a tampone alla fine del ciclo vaccinale e di questi solo 7 hanno contratto il virus a due settimane o più dalla avvenuta immunizzazione, una percentuale quindi di infezione dopo la seconda dose dello 0,05%.

Ai microfoni di SBS Italian Torriani spiega che anche quando il virus riesce ad infettare un soggetto vaccinato, le conseguenze della malattia sono generalmente minime.

Nonostante la vaccinazione non sia stata resa obbligatoria, tra il personale degli ospedali della UCSD la percentuale dei vaccinati è attorno all'85%. I contagiati sono stati meno di 20, mentre, racconta la professoressa Torriani, "vediamo con regolarità persone che testano positive e non sono vaccinate".
"L'efficacia dei vaccini è ottima anche con le varianti", spiega la professoressa Torriani, ma le varianti hanno una capacità infettiva molto elevata. "Più si aspetta a vaccinare una grossa parte della popolazione, più persone potranno essere infettate in maniera più facile".

In qualità di medico, durante la pandemia la professoressa Torriani si è trovata con corsie piene in ospedale, dovendo decidere a chi prestare cure in base alle possibilità di sopravvivenza del paziente, una situazione che non esita a definire tragica.

A suo parere, una comunicazione efficace e convinta da parte dei leader politici e sanitari ha saputo convincere della bontà della vaccinazione anche le fasce sociali e d'età inizialmente scettiche.
Se i leader politici e medici non sono favorevoli alla vaccinazione e non la spingono come un metodo per salvare il resto dell'umanità e uscire da questa pandemia, la popolazione sarà meno entusiasta perché non capirà perché bisogna vaccinarsi.
La professoressa Torriani attribuisce alla disinformazione parte della diffidenza, ma aggiunge che finché non si sperimenta "l'orrore di questa pandemia" personalmente è difficile capirne la portata.

"Non si può uscire da una pandemia", conclude Francesca Torriani, "senza che il mondo intero abbia accesso al vaccino e sia vaccinato".

Ascolta l'intervista alla professoressa Francesca Torriani, professoressa di Medicina Clinica e direttrice del programma su infezione, prevenzione e epidemiologia clinica presso la University of California di San Diego.
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La protezione dei vaccini contro l'infezione da COVID-19? "Eccezionale"

SBS Italian

14:45
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