Sabato molte piazze italiane sono state occupate dai cortei "no vax" e "no pass", uno dei quali a Roma dove la presidente del municipio di Roma centro Lorenza Bonaccorsi ha chiesto uno stop ai cortei nel centro storico, soprattutto, ha dichiarato Bonaccorsi, "se a farli sono persone che non rispettano le regole a partire dal distanziamento sociale e senza l'utilizzo della mascherina".
Tutto questo in una fase della campagna in cui il vaccino, che gli italiani hanno ricevuto mediamente prima degli australiani, inizia a perdere parzialmente d'efficacia e con le autorità sanitarie e governative che invitano chi può a ricorrrere alla terza dose — il richiamo che permette di aumentare la protezione contro il virus.
In Italia, le infezioni e i decessi sembrano in aumento; gli ultimi dati riportano 9.709 nuovi casi e 46 morti, in larga parte non vaccinati.
Si inizia a parlare nuovamente di lockdown e di zone "colorate" - verde, giallo, rosso a seconda del livello di allerta - termini e situazioni che ci si augurava fossero relegati al passato.
Ma secondo il giornalista Carlo Fusi "il lockdown è escluso, perché la stragrande maggioranza degli italiani che sono stati rispettosi delle regole non accetterebbero una situazione di questo genere".
"Allora ci sarebbe davvero un rischio vero per la coesione sociale, soprattutto adesso che andiamo verso Natale e soprattutto adesso che i numeri dell'economia cominciano a essere di nuovo rosei", ha spiegato Fusi.
Ascolta l'intervento di Carlo Fusi.
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Green pass, proteste da Roma a Milano mentre aumentano i casi di COVID-19
SBS Italian
09:36
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