Lunghe attese per alcuni tipi di visti, ecco "l'ordine di priorità" del governo

Australian visas on a passport

Source: Getty Images/Rhisang Alfarid

Una quantità crescente di persone che ha richiesto visti da parecchio tempo non ha ancora ottenuto risposta. Come spiega l’agente d’Immigrazione Emanuela Canini, c’è un ordine di priorità del ministero di Home Affairs. Ecco come funziona e chi c'è nell'elenco.


I periodi di attesa per alcuni tipi di visto si sono allungati recentemente. 

"Parliamo di ritardi anche fino a due anni, per visti che ad esempio prima della pandemia potevano essere decisi in due o tre mesi", ha dichiarato Canini in un'intervista con SBS Italian.

Con la pandemia le cose sono cambiate.

"Ma in realtà la pandemia è solo l’evento scatenante, perché il ministro dell’immigrazione ha la facoltà di decidere che politiche adottare, quando e come vuole", ha affermato Canini. 

"Questa facoltà c’è sempre stata ed è sempre stata adottata a seconda del momento economico e politico", ha aggiunto. 

Dal punto di vista del governo, "il loro interesse è di dare la residenza a chi vogliono loro — quindi occupazioni critiche per la pandemia e il recupero economico", ha dicharato Canini. 

L'ordine di priorità del ministero: come funziona e chi c'è nell'elenco?

Ci sono 11 livelli di priorità, spiega Canini. Al primo posto vi sono diverse categorie a pari merito. 

  • gli sponsorizzati delle occupazioni della lista prioritaria, come medici e altri sanitari, ingegneri, informatici e pochi altri, sono 44 occupazioni in tutto
  • gli sponsorizzati nel settore agricolo
  • i "global talent"
  • i visti Business
Al secondo posto troviamo le occupazioni nei settori critici, spiega Canini, che sono: infrastrutture, telecomunicazioni, settore minerario, logistica, la produzione alimentare, l’assistenza alla terza età e pochi altri settori.

"Proseguiamo poi la discesa favorendo i visti regionali che fanno parte dei o dei Labour Agreement, e più giù troviamo i visti a punti regionali e infine i visti a punti nominati dagli stati e quelli 189 indipendenti". 

"All’ultimo posto ci sono tutti gli altri. Ad esempio, un restaurant manager sponsorizzato è vero che lavora nel settore cibo ma non è produzione alimentare", ha aggiunto. "Oppure un imbianchino sponsorizzato che lavora nell’ambito dell’edilizia residenziale non fa parte del settore infrastrutture". 

A meno che queste persone non siano sponsorizzate con un DAMA, non avranno precedenza, spiega Canini.

"Lo stesso si può dire degli sponsorizzati temporanei, che più o meno seguono lo stesso concetto. In tutto questo chi sta in Australia ha precedenza su chi è fuori dal Paese". 

La lista completa delle priorità si può trovare sul sito del dipartimento sotto "".
Ascolta l'intervento di Canini:
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Lunghe attese per alcuni tipi di visti, ecco "l'ordine di priorità" del governo

SBS Italian

12:20
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