Scontri con la polizia si sono registrati nella giornata di sabato 9 ottobre a Roma durante una manifestazione contro l'obbligo del Green Pass.
Come avvenuto a Melbourne, tra i partecipanti al corteo c'erano molti simpatizzanti di estrema destra. Una circostanza che ha gettato una luce sinistra sulle ragioni alla base delle violenze.
Secondo il giornalista Carlo Fusi è infatti necessario separare nettamente i facinorosi dalle circa 10mila persone che hanno manifestato pacificamente contro la decisione del governo italiano che ha imposto l'obbligo nei luoghi di lavoro del Green Pass - il documento che prova l'avvenuta doppia vaccinazione, o che si ottiene per 48 ore dopo aver ottenuto un tampone negativo - a partire da venerdì 15 ottobre.
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Gli esponenti principali della destra parlamentare italiana hanno preso le distanze dagli atti di violenza, esprimendo solidarietà alla CGIL, la cui sede romana è stata devastata.
Il sindacato ha ricordato che le organizzazioni che si richiamano al fascismo devono essere sciolte.
Proteste si sono verificate anche a Milano, dove è stata arrestata una persona, che si è stata aggiunta ai 12 fermi di Roma.
Riascolta l'intervento di Carlo Fusi:
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Green pass obbligatorio al lavoro, proteste e scontri a Roma
SBS Italian
10:11
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