Domenica scorsa i talebani sono entrati a Kabul, riprendendo così il pieno controllo dell'Afghanistan. Nelle ultime ore, l'aeroporto della capitale è stato preso d'assalto dalla popolazione civile ed è stato teatro di scene drammatiche.
Mentre i governi occidentali provvedevano al rimpatrio del personale diplomatico e dei contingenti civili e militari, migliaia di afghani cercavano di lasciare il loro Paese. Anche aggrappandosi alle fusoliere degli aerei.
Il ritorno dei talebani segna il fallimento della missione occidentale, iniziata quasi 20 anni fa, costata miliardi di dollari e migliaia di vite umane e mirata a mettere fine al regime dei cosiddetti studenti coranici.

Civili afghani in attesa di imbarcarsi su un volo in partenza all'aeroporto di Kabul Source: WAKIL KOHSAR/AFP via Getty Images
L'esercito regolare afghano, addestrato dalle truppe NATO, non ha infatti opposto resistenza all'avanzata dei talebani, che sono riusciti a riprendere il potere solo poche settimane dopo l'annuncio del ritiro dei contingenti militari stranieri.
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I talebani stanno riprendendo il controllo dell'Afghanistan
Il ritorno dei talebani rappresenta un evento che rischia di cambiare gli equilibri della regione, di riaccendere l'incubo del terrorismo su scala globale e di stravolgere le vite di chi rimane in Afghanistan.
Soprattutto delle donne, le prime vittime del regime e delle leggi imposte nel periodo nel quale controllavano il Paese, prima dell'invasione straniera nell'ottobre del 2001.
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Quali sono le cause e quali le possibili conseguenze di questa situazione? Lo abbiamo chiesto al giornalista Lao Petrilli, esperto di intelligence e più volte inviato in Afghanistan.
Riascolta qui l'intervista a Lao Petrilli:
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Afghanistan, i talebani tornano al potere
SBS Italian
17:32
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