Stai cercando opportunità di lavoro all'estero? Bahrain, Taiwan ed Ecuador sono i paesi migliori in cui trasferirsi, mentre il Kuwait, l'Arabia Saudita e l'India sono considerati i peggiori.
E mentre l'Australia piace, l'Italia e il Regno Unito sono tra le destinazioni meno apprezzate dai lavoratori stranieri che vi risiedono.
InterNations, la comunità globale online per persone che vivono e lavorano all'estero - i cosiddetti "expat" -, ha pubblicato la quinta edizione del suo rapporto , che mostra la classifica dei migliori paesi e delle migliori città secondo gli espatriati che attualmente vi vivono.
Secondo gli autori del rapporto, oltre 18.000 persone provenienti da tutto il mondo hanno preso parte al sondaggio.
Qualità della vita, facilità ad adattarsi, vita lavorativa , finanza e alloggi: sono questi i macro-criteri presi in considerazione dal sondaggio.
Roma si trova al terzultimo posto, davanti soltanto alle maggiori citta dell'Arabia Saudita, ma Milano non fa molto meglio inserendosi comunque tra le dieci peggiori destinazioni, in compagnia di Londra.
Le città australiane sono appena fuori dalla top ten delle mete preferite, con Melbourne leggermente davanti a Sydney.
Secondo Scott Dann, talent acquisition consultant a SEEK Limited – azienda che si occupa di reclutare personale altamente specializzato nel mondo dell'IT - quando un candidato considera di trasferirsi all'estero per lavoro, oltre alla remunerazione e al lavoro in sé considera anche altri fattori.
““I candidati, prima di trasferirsi, analizzano fattori come le opportunità per l’educazione dei figli, il clima politico, il tragitto casa-lavoro, la sicurezza e lo stile di vita in generale".
And the winner is...

View of world trade center and skyline, Manama, Bahrain. Source: 500px Prime
Il Kuwait (68esimo) è all'ultimo posto della graduatoria per nazioni, laddove l'anno scorso era penultimo davanti soltanto alla Grecia. L'Arabia Saudita si trova nelle ultime dieci posizioni dal 2014. L'India ha registrato una costante tendenza al peggioramento secondo gli "expat" che ci vivono, e ora si trova al terzultimo posto. Ha subito sensibili peggioramenti in termini di prospettive di carriera e soddisfazione.
Se guardiamo alle specifiche città, la classifica riflette per grandi linee quella dei paesi, con alcune differenze.
Le migliori
1. Taipei
"New entry" direttamente al primo posto dell'Expat Insider, Taipei si è classificata tra le prime cinque città per tutti gli indicatori analizzati, in particolare per la qualità della vita.

Taipei Source: Pixabay/tingyaoh
2. Singapore
Un'altra "new entry", viene apprezzata dai propri lavoratori stranieri su tutti i fronti, tranne quello delle ore lavorative (45.5 ore in media alla settimana) che sono significativamente maggiori rispetto ad altre destinazioni (40.8 ore la media globale).

View on Esplanade Theatre and Mandarin Hotel. Singapore. Source: Flickr/glowform CC BY 2.0
3. Manama
La capitale del Bahrain si trova in cima alla classifica denominata "Getting Settled Index", che misura la facilità con cui un nuovo arrivato si riesce ad adattare alla sua nuova sede. Secondo chi vi lavora, Manama e i suoi abitanti sono una destinazione semplice in quanto ad adattamento, anche se non si parla la lingua locale.

Al Fateh Mosque, Manama. Source: Getty Images/Image Source
Le peggiori
1. Riyadh
Si trova in fondo a praticamente tutte le classifiche analizzate dal sondaggio, con molti "expat" che si lamentano per la scarsa vita sociale e le poche opportunità d'intrattenimento. E i trasporti pubblici vengono considerati un vero problema.

Riyadh Source: Flickr/uwebraunuk
2. Jeddah
Risultati simili a Riyadh ma leggermente migliori, viene comunque apprezzata per le opportunità a livello economico.
3. Roma

Jeddah Source: Flickr/aprabaswara CC BY 2.0
I professionisti stranieri che vivono nella capitale d'Italia mostrano insoddisfazione per le scarse opportunità di far carriera e per le condizioni dell'economia locale. Più della metà si lamenta per i trasporti pubblici, mentre l'unico aspetto universalmente considerato positivo è il clima.

Rome Source: Flickr/uwebraunuk
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E l'Australia?
Gli "expat" che vivono in Australia ne apprezzano la qualità della vita e l'equilibrio tra lavoro e vita privata. D'altro canto si lamentano per l'alto costo della vita.
Secondo Scott Dann, quando le famiglie sono coinvolte, l'istruzione è un fattore decisivo accanto al clima politico della destinazione: "Posso fare l'esempio di due persone provenienti dagli Stati Uniti che semplicemente non volevano far crescere i loro figli nel loro paese natale a causa dell'attuale clima politico in America".
Secondo tre lavoratori stranieri su dieci (circa il 30%) vivere in Australia senza conoscere bene la lingua locale sarebbe molto difficile. A livello globale, la media di residenti esteri che considerano difficile vivere nelle loro nuova città senza conoscerne la lingua appare molto inferiore (16%).
Più della metà di coloro i quali vivono in Australia considera relativamente semplice fare nuove amicizie.

General View of Melbourne CBD and the Yarra river at night Source: EMPICS Entertainment