Dopo il 18 Aprile, giorno in cui il governo aveva annunciato l’abolizione del visto 457, lo scoso primo luglio è stata una data carica di attesa per migliaia di lavoratori stranieri in Australia.
Le nuove liste con le professioni che permetteranno di accedere ai due principali programmi che hanno sostituito il visto 457, uno a breve termine (Short-term Skilled Occupation List o STSOL) e uno a medio-lungo termine (Medium and Long-term Strategic Skills List o MLTSSL), sono state revisionate con annunci di uscite e rientri di occupazioni che si sono accavallati nelle ultime settimane, fino all'annuncio del verdetto finale.
Psicoterapeuti, docenti universitari e ingegneri minerari, tra gli altri, possono tirare un sospiro di sollievo. Secondo l’agente di immigrazione Emanuela Canini, la mobilitazione di alcune categorie a rischio ha permesso ad alcune professioni di prevalere sulle altre. Ascoltiamo cosa ci ha raccontato.
Un discorso a parte meritano i visti 186 (Employer Nomination Scheme) e 187 (Regional Sponsored Migration Scheme visa), verso i quali alcuni lavoratori stranieri avevano ricominciato a prestare attenzione dopo l’abolizione del visto 457.
Questo perché si tratta di visti Temporary Residence Transition (TRT) e Direct Entry (DE) ovvero attraverso i quali la richiesta di residenza permenente può essere effettuata dopo due anni di lavoro per l’azienda che concede la sponsorizzazione o direttamente, senza i due anni di prestazione lavorativa. Ci sono stati cambiamenti nella lista degli aspiranti 186, ma non per quanto riguarda il 187. Per la lista completa delle occupazioni potete visitare il sito .
Una ultima nota dolente per chi aspira ad ottenere un visto professionale è stata il cambiamento, da aprile scorso, di alcune delle condizioni per concedere visti a lavoratori di determinati settori. Ad esempio, rispetto al visto 186, per alcune professioni si deve garantire uno stipendio superiore a quello minimo previsto di $53,900, mentre per altre l’azienda deve garantire un numero minimo di 5 dipendenti oppure uno stipendio superiore a 1 milione di dollari.
Inoltre non è stata revocata l’esenzione a dover presentare il cosiddetto skill assessment e superare il test di inglese per chi richiedeva un visto DE 186 e aveva uno stipendio superiore a 180 mila dollari. Questi cambiamenti colpiscono anche chi ha presentato la richiesta prima del 1 luglio, senza averla finalizzata. I requisiti dello skill assessment e dell’inglese per il visto 186 devono infatti essere allegati al momento della richiesta del visto, quindi chi ha presentato la domanda e si basava su tali esenzioni, non vedrà approvata la domanda e dovrà richiedere di nuovo il visto.

Workers leaving Australia after 457 abolishment Source: Pixabay
Insomma, molti gli stranieri rimasti incastrati negli ingranaggi della macchina burocratica del Dipartimentoi di Immigrazione. Inoltre, secondo il nuovo identikit del Governo, il lavoratore straniero in Australia sarà più giovane (è stata abbassata l’età media da 50 a 45 anni per chi richiede i visti 186 e 187) e con la fedina penale intatta; tutti i cittadini italiani che vorranno presentare una richiesta dovranno infatti presentare casellario giudiziale e carichi pendenti.
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Secondo i dati del Dipartimento di Immigrazione, erano stati 415,103 i lavoratori stranieri a poter accedere ad un percorso verso la residenza permenente nel paese dei ‘fair go’ nel 2016. Nei mesi scorsi abbiamo raccontato le storie di molti lavoratori che, a un passo dall’inviare la richiesta al Dipertimento, hanno visto sfumare il loro sogno e con esso i sacrifici e progetti di vita un anno dopo. Il loro numero esatto non lo sapremo mai.
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