Greater Brisbane è stata dichiarata uno "hotspot" dal governo federale, dopo che una donna delle pulizie in un albergo per la quarantena dei viaggiatori internazionali è risultata positiva alla nuova variante.
Di conseguenza, alle 18 di venerdì a Brisbane è cominciato un lockdown di tre giorni.
In base alle modifiche, tutti i passeggeri che arrivano in Australia prima di partire dovranno sottoporsi al test per il COVID-19 e dovranno poter mostrare un risultato negativo.
Inoltre è stato ridotto il numero di viaggiatori internazionali ai quali è permesso di ritornare in Australia.
Per quanto riguarda i passeggeri dei voli provenienti dal Regno Unito, prima di imbarcarsi dovranno sottoporsi a dei test per la nuova variante del coronavirus.
Le mascherine saranno obbligatorie su tutti i voli nazionali e internazionali e negli aeroporti nazionali in Australia — esclusi i bambini di età pari o inferiore a 12 anni — e consigliate negli aeroporti all'estero.
"Questo virus continua a creare le proprie regole, e questo significa che dobbiamo continuare ad essere adattabili nel modo in cui continuiamo a combatterlo", ha dichiarato il primo ministro Scott Morrison.
Ci saranno alcune esenzioni al requisito di sottoporsi al test, ad esempio per i lavoratori stagionali provenienti da Paesi a basso rischio in cui le possibilità di sottoporsi al test sono limitate, e costoro saranno invece soggetti a controlli "su misura".
I massimali per gli arrivi internazionali di ritorno in Australia sono stati ridotti del 50% nel New South Wales, nel Western Australia e nel Queensland.
Il NSW accetterà 1.505 persone a settimana, il Western Australia 512 mentre il Queensland ne accetterà 500.
Il Victoria continuerà ad accogliere 490 persone alla settimana, dopo che questo numero era stato precedentemente ridotto a seguito della seconda ondata di coronavirus nello stato.
Come deciso dal National Cabinet durante la riunione dei leader dei vari stati e territori venerdì, queste nuove quote rimarranno in vigore fino al 15 febbraio.
Morrison ha dichiarato che l'80% degli australiani registrati all'estero si trova in Paesi in cui la nuova variante è già diffusa.
"Ci sono molte incognite e incertezze in relazione alla nuova variante, ed è per questo che questo approccio precauzionale, secondo noi, è molto ragionevole", ha dichiarato il primo ministro.
Il Chief Medical Officer Paul Kelly ha affermato che la risposta "immediata e forte" è volta a prevenire la nuova variante di COVID-19.
"Il nostro obiettivo principale è tenere gli australiani al sicuro e assicurarci davvero che questa particolare variante non si diffonda in Australia", ha spiegato.
"Perché questa variante sarà molto più difficile da controllare", ha aggiunto.
Tutti i lavoratori in quarantena verranno ora testati giornalmente.
Il personale di bordo dei voli internazionali dovrà sottoporsi al test per il COVID-19 ogni sette giorni o all'arrivo in Australia e dovrà essere messo in quarantena in strutture dedicate tra ciascun volo.
Secondo il registro del Dipartimento degli affari esteri e del commercio, attualmente ci sono circa 38.000 persone in attesa di tornare in Australia dall'estero.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.