Centinaia di utensili in pietra sono stati scoperti nell'arcipelago di Dampier al largo della costa di Pilbara da un team di archeologi australiani e britannici, in collaborazione con la Murujuga Aboriginal Corporation.
Oltre il 30% dell'enorme blocco di terra che ora chiamiamo Australia è stata inondata quando il livello del mare è salito dopo l'ultima era glaciale, nascondendo un'enorme quantità di antichi manufatti, ha spiegato il professore associato della Flinders University Jonathan Benjamin.
Punti chiave:
- I due siti archeologici marini risalirebbero a 7.000 e 8.500 anni fa
- Oltre il 30% della terra australiana è stata inondata quando il livello del mare è salito dopo l'ultima era glaciale
- Secondo i ricercatori, le scoperte evidenziano la necessità di una legislazione federale più forte per proteggere il patrimonio sottomarino.
"Ora finalmente abbiamo la prima prova che almeno alcune di questa evidenze archeologiche sono sopravvissute al tempo", ha detto Benjamin.
La datazione al radiocarbonio e l'analisi delle variazioni del livello del mare indicano che il sito di Cape Bruguieres ha almeno 7000 anni mentre quello di Flying Foam Passage ha almeno 8500 anni.
Chelsea Wiseman della Flinders University, che ha lavorato al progetto nell'ambito della ricerca di dottorato, ha affermato che la terraferma si estendeva a 160 km dall'attuale litorale e che un tempo sarebbe stata abitata da generazioni di aborigeni.
"Sebbene questi siti si trovino in acque relativamente poco profonde, probabilmente ci saranno più [prove] in acque profonde più al largo", ha detto.
Secondo i ricercatori le scoperte evidenziano la necessità di una legislazione federale più forte per proteggere il patrimonio sottomarino.