Il premier ad interim James Merlino ha confermato che le restrizioni per il COVID-19 a Melbourne e nel Victoria regionale verranno allentate dalla mezzanotte di venerdì.
Mercoledì nel Victoria è stato registrato un nuovo caso di COVID-19 nella comunità, da oltre 28.000 test.
"Dalle 23:59 di domani [giovedì] notte, a Melbourne entreranno in vigore le stesse regole tuttora in vigore nel Victoria regionale, mentre le restrizioni verranno ulteriormente allentate nel Victoria regionale", ha annunciato Merlino mercoledì mattina in una conferenza stampa.
In base alle nuove misure, sarà permesso uscire di casa liberamente e spostarsi fino a 25 chilometri dalla propria abitazione, invece dei 10 km permessi durante il lockdown.
Inoltre, da venerdì le scuole riprenderanno l'insegnamento in aula.
Non sarà più obbligatorio indossare una mascherina al chiuso, a meno che non sia impossibile mantenere una distanza di 1,5 metri.
Ristoranti e caffè riapriranno con un tetto massimo di 100 persone a sede per locali che hanno spazi all'aperto e un massimo di 50 persone al chiuso, ma i clienti dovranno rimanere seduti.
I viaggi nel Victoria regionale questo weekend saranno ancora vietati.
"Tutti dovrebbero essere assolutamente orgogliosi di quello che abbiamo ottenuto tutti insieme", ha dichiarato Merlino.
"Ma sappiamo che questo virus non è ancora scomparso e fino a quando non avremo una vaccinazione diffusa in tutto il Victoria e in tutto il nostro Paese, il virus sarà ancora con noi".
"Non possiamo lasciare che il compiacimento rovini i nostri sforzi e chiedo a tutti di continuare a fare la cosa giusta".
Il Chief Health Officer Brett Sutton non ha fornito una tempistica per il ritorno alle condizioni pre-epidemia, affermando che avrebbero valutato la situazione "settimana per settimana".
"È una questione da decidersi di settimana in settimana, come ha segnalato il premier ad interim. Ci piacerebbe essere in grado di introdurre il tipo di misure che saranno in vigore nel Victoria regionale da venerdì a Melbourne nel giro di una settimana", Sutton ha dichiarato ai giornalisti.
"Ogni giorno possiamo rimanere sorpresi da ciò che emerge e dobbiamo riconoscere che rimane una situazione ragionevolmente instabile".
L'annuncio è stato fatto poco dopo che le autorità sanitarie hanno collegato un focolaio della variante Delta ad un uomo sulla quarantina tornato dallo Sri Lanka l'8 maggio ed entrato in quarantena in albergo.
Sembrerebbe che l'uomo avesse erroneamente aperto la porta della sua stanza subito dopo essere entrato in quarantena in hotel a Melbourne.
Secondo Emma Cassar, a capo di COVID-19 Quarantine Victoria, è improbabile che questo incidente sia la ragione della diffusione della variante Delta.
Le autorità stanno ora cercando di capire il collegamento.
Il sequenziamento genomico mostra che il caso dell'uomo è identico al caso in una delle due famiglie legate alla North Melbourne Primary School, che è emersa come l'epicentro dell'epidemia di West Melbourne.
Ma non è chiaro come il virus sia stato trasmesso dal viaggiatore di ritorno — che vive nella zona suburbana di Glen Eira nel sud-est di Melbourne — alla famiglia infetta.
"Le ultime 24 ore sono state una raffica di attività ... per assicurarci di coprire tutte le ipotesi", Cassar ha dichiarato in un'intervista con l'ABC.
L'uomo inizialmente ha soggiornato al Novotel Ibis Hotel prima di risultare positivo e trasferirsi entro 24 ore all'"health hotel" Holiday Inn.
Durante la sua permanenza all'Ibis, l'uomo ha aperto la porta quando un membro del personale era nel corridoio.
"L'unica violazione dell'IPC (controllo della prevenzione delle infezioni) è avvenuta quando questo residente ha aperto la [sua] porta per meno di un minuto. Aveva pensato che qualcuno avesse bussato alla porta [ma] invece [avevano bussato] al piano di sopra", ha affermato Cassar.
"L'uomo ha raccontato che il membro del personale era a più di sei metri di distanza, quindi questa breve interazione non sarebbe stata sufficiente per trasmettere il virus".
"A quel punto avrebbe avuto livelli di contagiosità molto bassi", ha dichiarato Cassar, aggiungendo che il dipendente nel corridoio indossava una maschera N95 e una visiera.
Cassar ha affermato che anche due altri residenti in quarantena nello stesso albergo dell'uomo con la variante Delta del virus hanno fatto ulteriori test.
Ha rivelato che queste due persone non hanno fatto il test il 17esimo ed il 20esimo giorno, in quanto non obbligatorio.
Alla domanda sul perché questi test non fossero obbligatori, ha risposto che era una domanda per il dipartimento della salute.
"Stanno venendo presi in esamine ora, soltanto per eliminare questa ipotesi", ha affermato riferendosi a queste due persone.
Anche tutti i 12 residenti in quarantena allo stesso piano sono stati invitati a sottoporsi a ulteriori test.
Cassar ha affermato che le autorità sanitarie stanno anche rintracciando le persone che hanno pulito e rifornito l'aereo che ha portato l'uomo infetto a Melbourne.
Ha dichiarato che 265 dei 268 dipendenti dell'hotel all'Ibis erano risultati negativi.
Il vicedirettore sanitario Allen Cheng ha affermato che ci sono quattro teorie principali su come si è diffusa la variante Delta e la più probabile è che l'uomo abbia trasmesso il virus a un membro del personale durante il trasporto o a un altro ospite.
Il focolaio nel Comune di Whittlesea, che ha innescato l'attuale lockdown a Melbourne, e che è separato dal focolaio con la variante Delta, è collegato a un uomo di Wollert che ha contratto il virus mentre si trovava in quarantena in albergo ad Adelaide.
È stato riferito che l'uomo avesse contratto il virus a causa dell'apertura e della chiusura delle porte nel corridoio dell'hotel.
La seconda ondata di COVID-19 nel Victoria l'anno scorso era stata causata da delle violazioni delle misure di quarantena in albergo, il che ha portato ad una riforma del sistema di quarantena nello stato.
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