La vita in Australia sarà diversa anche dopo le restrizioni per il COVID-19, ecco come

Mentre il mondo attende con speranza un vaccino per il coronavirus, vari sociologi ed esperti comportamentali ammoniscono che gli australiani dovrebbero prepararsi ad una "nuova normalità" piuttosto che a un ritorno alla vita prima della pandemia.

A sign reminding residents and tourists of new social distancing rules at Manly Beach in Sydney.

Source: Getty Images

Sono ormai passate sette settimane da quando il governo australiano ha cominciato a introdurre le regole di distanziamento sociale per cercare di contenere la diffusione del coronavirus. 

Ma sebbene gli australiani siano stati elogiati per aver preso sul serio le restrizioni riuscendo a far rallentare nettamente la diffusione di COVID-19, essi continuano a chiedersi: quando si tornerà alla normalità?
A lone passenger exits at the deserted Circular Quay Station in the CBD in Sydney.
مسافری تنها در حال خارج شدن از ایستگاه قطار متروک سرکولر کی سیدنی Source: AAP
Il National Cabinet venerdì deciderà se revocare le restrizioni per consentire a più persone di tornare in ufficio e riprendere la propria vita sociale, ma gli esperti sostengono che alcuni aspetti della vita in Australia non torneranno mai ad essere come prima. 

Igiene e sicurezza hanno assunto importanza primaria e secondo gli esperti queste nuove priorità rimarranno anche dopo la pandemia di COVID-19.

Secondo la psicologa dell'Università di Auckland Rachel Morrison gli uffici affollati e le scrivanie condivise non faranno mai ritorno, mentre continueranno a crescere i lavori flessibili da casa.
"Se osserviamo la situazione a Hong Kong e a Singapore dopo l'epidemia di SARS, è diventato normale indossare una maschera ed è considerato scortese uscire senza, soprattutto se si ha un po' di raffreddore, quindi potremmo vedere alcune organizzazioni che richiedono permanentemente ai dipendenti di indossare una maschera sul posto di lavoro”, ha dichiarato la professoressa associata Rachel Morrison a SBS News.

"Le organizzazioni che necessitano di avere i dipendenti fisicamente sul posto di lavoro potrebbero introdurre misure come turni sfalsati e aspettarsi che alcuni lavorino dopo il normale orario di chiusura così da avere lo stesso numero di persone sul posto di lavoro nell'arco delle 24 ore".

Secondo la professoressa Morrison anche il modo in cui i colleghi interagiscono cambierà in modo significativo e comportamenti un tempo considerati normali verranno visti come scortesi.

"Il modo in cui le persone si comportano al lavoro dovrà cambiare — non credo che ci stringeremo più la mano; non ci baceremo più sulla guancia e non credo avremo più dei raduni di colleghi dove si mangia dallo stesso piatto".
"Inoltre, la cultura dell'andare a lavorare anche se non ci si sente bene sparirà. Le persone non vogliono che i colleghi vengano al lavoro se non si sentono bene vista la possibilità che abbiano una malattia mortale," ha aggiunto.

Saremo più uniti o più divisi?

Secondo gli esperti, entrambi gli scenari sono plausibili. 

Secondo Marlee Bower, che studia la solitudine e l'inclusione sociale all'Università di Sydney, la probabilità che le nuove abitudini sociali diventino permanenti cresce con il durare della pandemia.
An almost deserted George Street at 9am in Sydney.
An almost deserted George Street at 9am in Sydney. Source: AAP
"Vedere le altre persone come potenziali portatori di infezione piuttosto che come potenziali nuovi amici [potrebbe diventare un'abitudine] quindi bisogna far sì che non si continui con questo modo malsano di vedere gli altri", ha detto.

"Più le persone si sentono sole, più è probabile che abbiano un cambiamento scomposto nel comportamento - dove agiranno in modo da proteggersi e inizieranno a vedere la minaccia o il rifiuto da parte di altre persone ad interazioni che potrebbero essere in realtà benigne."

D'altra parte, Bower ha detto che ci sono anche prove che la pandemia abbia portato ad essere ancora più aperti con le persone a noi più vicine.

"La solitudine è aumentata durante la pandemia, ma anche la solidarietà e il senso di un'identità condivisa.

Quando si combatte una minaccia o un nemico comune, si sviluppa un'identità condivisa che può essere una cosa positiva per la salute mentale", ha detto.
"In generale, la solitudine è qualcosa di abbastanza imbarazzante da ammettere — è un tabù nel senso che se si è soli si tende a pensare che ci sia qualcosa che non vada in sé stessi, ma ora si sente parlare di solitudine tutti i momenti". 

Le restrizioni ai raduni imposte nella maggior parte degli stati e dei territori australiani vogliono dire che la maggior parte degli australiani possono godere soltanto della compagnia delle loro famiglie e le videochiamate sono rapidamente diventate il nuovo modo di vedersi con gli amici.

Mentre usare la tecnologia per comunicare durante le restrizioni ci ha aiutato a lavorare e a mantenere le relazioni, secondo il professore associato di sociologia all'Università di Wollongong Roger Patulny potrebbe non essere facile tornare alla normalità anche una volta che le regole di distanziamento sociale verranno rilassate.
A police officer talks to drivers on the now-closed border of Queensland and New South Wales.
A police officer talks to drivers on the now-closed border of Queensland and New South Wales. Source: AAP
"Abbiamo più opzioni nel mondo digitale, quindi ciò che conta davvero quando le cose torneranno alla normalità è il modo in cui integreremo il mondo digitale a quello fisico", ha affermato Patulny.

"Il pericolo è cadere in abitudini esclusivamente digitali, per cui le persone sono così abituate a isolarsi nelle loro case da non aver voglia di uscire e socializzare di persona". 

"La ricerca suggerisce che questo è il genere di comportamento che fa aumentare la solitudine", ha aggiunto.
Sebbene ci siano ancora tante cose che non sappiamo su questa pandemia, secondo il professore di sociologia dell'Università di Wollongong, Jordan McKenzie, una cosa è certa.

"Non ci sarà un ritorno a come le cose erano prima", ha detto a SBS News.

"In termini di emozioni, interazioni e intimità, di certo non mi aspetto che ci sia un ritorno alla normalità nell'immediato futuro o forse mai". 

Sebbene l'Australia non sia stata duramente colpita come altre nazioni in Asia, in Europa e in America, secondo la docente di sociologia Rebecca Olson dell'Università del Queensland, gli australiani sperimenteranno un'altra forma di dolore.  

"In Australia, il tipo di perdita che stiamo vivendo riguarda di più il modo di vivere che una volta davamo per scontato", ha affermato.
“Quando il futuro è veramente incerto, quando i ruoli e le attività regolari sono interrotti e non c'è chiarezza su come sarà il futuro, questo può suscitare un senso di dolore per i progetti passati ed un senso di perdita di quelle identità ed esperienze alla quale non si può più partecipare.

Ma secondo Olson c'è anche un lato positivo.

"[D'altro canto] questo potrebbe aiutarci a spostare la nostra attenzione e ad essere più orientati sul presente invece che non sul futuro". 

Scopri come "la curva epidemica" si sta modificando in Australia giorno per giorno con questo grafico interattivo creato da SBS Labs, che mostra il numero di casi attualmente positivi, guariti, morti e casi totali dal primo rilevamento a oggi, stato per stato.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.

I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080. 

La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.

SBS è impegnata nell'informare tutte le comunità d'Australia sugli ultimi sviluppi legati al COVID-19. Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo .

Share
Published 6 May 2020 6:53pm
Updated 7 May 2020 9:39am
By Claudia Farhart
Presented by Chiara Pazzano


Share this with family and friends