I dati settimanali emessi dall'ufficio nazionale di statistica britannico (ONS) hanno aggiunto gli oltre 7000 decessi in Inghilterra e in Galles registrati nella settimana al 24 aprile, portando il numero di vittime totale per il Regno Unito a 32.313.
Secondo i dati finora raccolti solo gli Stati Uniti, con una popolazione quasi cinque volte maggiore, hanno subito più decessi confermati dal virus rispetto alla Gran Bretagna.
Le cifre emesse martedì si basano sui certificati di morte che menzionano il COVID-19, la malattia causata dal nuovo coronavirus, compresi i casi sospetti.
Se le diverse modalità di conteggio in atto rendono difficili i confronti con altri paesi, i dati emessi confermano che la Gran Bretagna è stata tra le più colpite dalla pandemia che ha ucciso fino ad oggi oltre 250.000 persone in tutto il mondo.
British Prime Minister Boris Johnson recently said the UK was past the worst of the outbreak. Source: AP
Secondo il Segretario degli Esteri Dominic Raab è troppo presto per mettere a confronto le risposte dei diversi paesi alla pandemia.
"Non credo che avremo un vero e proprio verdetto sulle strategie adottate dai diversi paesi fino alla fine della pandemia, in particolare fino a quando non avremo dati globali più completi sulle cause della mortalità", ha detto ai giornalisti.
L'opposizione dal canto suo ha sottolineato che le cifre mettono in luce la lentezza del governo nel fornire attrezzature di protezione sufficienti agli ospedali e nell'introduzione di massa dei test.
"Sarei sorpreso se, guardando indietro, non pensassimo 'sì, effettivamente avremmo potuto fare qualcosa di diverso in quel momento' ". Cosi ha risposto Patrick Vallance, consigliere scientifico del governo, alle domande dei legislatori a proposito dell'applicazione dei test.
In seguito alla diffusione delle cifre emesse dall'ONS un portavoce di Downing Street ha sottolineato i recenti commenti del Primo Ministro britannico Boris Johnson, secondo cui la Gran Bretagna aveva superato il picco della malattia ma si trovava in una "fase pericolosa".
Ha anche citato le parole di Chris Whitty, chief medical officer del governo: "Diversi paesi stanno registrando cose diverse in relazione alle morti".
L'Italia e la Spagna, gli altri due paesi europei più colpiti dal coronavirus, hanno popolazioni ben più piccole rispetto alla Gran Bretagna, rendendo il confronto ulteriormente complicato.
Carl Heneghan, professore del Center for Evidence-Based Medicine dell'Università di Oxford, ha messo in guardia contro i confronti inutili ma ha anche affermato che sono molte le domande importanti che rimangono aperte.
"Mostrare un grafico con gli Stati Uniti in cima alla lista seguiti dal Regno Unito non è utile" ha spiegato Heneghan "ma quando si inizia ad analizzarlo nel dettaglio, in base alla popolazione, dovremmo seriamente porci delle domande sulle differenze".
"Perché ci sono sei paesi che sono stati colpiti così sproporzionatamente?" ha aggiunto Heneghan facendo riferimento ad una lista di casi dominati dall'Europa.
Il bilancio giornaliero cumulativo delle vittime pubblicato dal governo britannico, che a differenza delle cifre dell'ONS registra decessi solo per casi confermati di coronavirus, è aumentato martedì a 29.427, superando per la prima volta il bilancio giornaliero italiano.
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