Due nuovi casi di COVID-19 in Nuova Zelanda, ripresa della bolla di viaggio in dubbio

Le autorità australiane stanno cercando di ottenere ulteriori informazioni dalle autorità sanitarie neozelandesi prima di lasciar riprendere i viaggi senza quarantena tra Nuova Zelanda e Tasmania dopo che sono emersi due nuovi casi di coronavirus.

Acting Chief Medical Officer Michael Kidd at a press conference at Parliament House in Canberra, on Monday, 25 January, 2021.

Acting Chief Medical Officer Michael Kidd at a press conference at Parliament House in Canberra, on Monday, 25 January, 2021. Source: AAP

La bolla di viaggio di sola andata dalla Nuova Zelanda alla Tasmania è stata sospesa lunedì dopo che una donna neozelandese è risultata positiva alla variante sudafricana del coronavirus. 

Il corridoio è stato sospeso per 72 ore e dovrebbe riprendere alle 14 di giovedì. 

Il governo australiano sta esaminando se sia il caso di estendere la sospensione.  

Due persone che hanno completato la quarantena di 14 giorni in hotel in Nuova Zelanda sono risultati positivi nonostante in precedenza fossero risultati negativi due volte. 

Il funzionario capo della sanità australiano Michael Kidd ha affermato che sono necessarie maggiori informazioni sui nuovi casi prima di prendere una decisione sulla cosiddetta bolla di viaggio.
"La situazione sta cambiando rapidamente", ha dichiarato mercoledì in una conferenza stampa a Canberra.

"Seguiremo i dettagli di entrambi questi casi con le autorità della Nuova Zelanda una volta che saranno noti ulteriori dettagli, compresi i risultati di ulteriori test".

La donna neozelandese che era risultata positiva alla variante sudafricana aveva completato la quarantena prima di circolare nella comunità, e non era stata rilevata alcuna trasmissione. 

Mercoledì il ministero della salute della Nuova Zelanda ha affermato che non è stato ancora confermato se i due nuovi test positivi fossero contagi recenti o passati, con ulteriori test urgenti in corso.
L'Australia ha registrato 10 giorni consecutivi senza nessun caso acquisito localmente.

Nel frattempo è stata lanciata una nuova campagna pubblicitaria per incoraggiare gli australiani a farsi vaccinare contro il coronavirus.

La campagna da 24 milioni di dollari si svolgerà sui mass media tradizionali e sui social e fornirà informazioni sulla sicurezza, l'efficacia e la disponibilità dei vaccini.

La campagna descrive nel dettaglio come verranno distribuiti i vaccini ai gruppi prioritari, tra cui anziani, disabili e lavoratori in prima linea.
Il professor Kidd ha affermato che le restrizioni sul coronavirus rimarranno in vigore fino a quando un numero significativo di persone non sarà stato vaccinato.

"Vorrei incoraggiare tutti; quando arriva il vostro turno nella lista delle priorità per ottenere il vaccino, per favore, mettetevi in fila, fatevi vaccinare", ha dichiarato.

Il lancio della campagna giunge dopo che la Therapeutic Goods Administration ha approvato il vaccino Pfizer, il quale sarà il primo ad essere utilizzato in Australia.

La distribuzione del vaccino dovrebbe iniziare alla fine di febbraio.

Paul Zahra dell'Australian Retailers Association ritiene che i commessi dovrebbero essere tra le prime persone ad essere vaccinate. 

"Vogliamo dare ai clienti la certezza che quando fanno acquisti in un negozio hanno a che fare con persone che sono state vaccinate", ha dichiarato in un’intervista con l'ABC.

Il governo federale ha respinto le preoccupazioni sui possibili ritardi nell'ottenere forniture di vaccini in Australia.

Le aziende farmaceutiche sono state coinvolte in una controversia con l'Unione europea sulle forniture.
L'UE sta progettando di introdurre dei controlli sulle esportazioni dei vaccini prodotti entro i suoi confini.

Il ministro del tesoro Josh Frydenberg afferma che questa misura in ogni caso non influenzerebbe i 10 milioni di dosi del vaccino Pfizer prodotto in Belgio che l'Australia ha acquistato, o le dosi del vaccino AstraZeneca.

"Sulla base di quello che sappiamo oggi, non si prevede che questa farebbe variare le date di arrivo di quei vaccini", ha detto alla radio ABC. Frydenberg è contrario al fatto che l'UE imponga controlli sulle esportazioni.

"Ovviamente non lo apprezzeremmo perché, come ha affermato l'Organizzazione mondiale della sanità, il vaccino deve essere diffuso il più ampiamente e ampiamente possibile".





Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti. 

Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.

Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo 

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Published 27 January 2021 8:34pm
Updated 27 January 2021 9:07pm
Presented by Chiara Pazzano
Source: AAP


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