La casa di cura Arcare Maidstone di Melbourne si è scusata per il ritardo nella somministrazione del vaccino COVID-19 a una anziana residente, nonostante la sua famiglia avesse dato il consenso al vaccino.
Le scuse giungono dopo che una parente ha dichiarato a SBS Italian che sua nonna non era stata vaccinata nonostante il modulo di consenso fosse stato firmato da tempo.
Un secondo dipendente della casa di cura per anziani Arcare Maidstone di Melbourne e un residente della struttura sono risultati positivi al coronavirus lunedì 31 maggio, dopo che domenica una dipendente di Arcare Maidstone è risultata positiva.
Lunedì le autorità sanitarie del Victoria hanno annunciato 11 nuovi casi di trasmissione comunitaria, il che ha portato il numero totale di infezioni legate all'epidemia a 51 e i contatti stretti primari a 4.200.
Dei 76 residenti ad Arcare, solo 53 hanno ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer il 12 maggio. Secondo quanto inizialmente affermato da Arcare e ribadito dal ministro della Salute Greg Hunt le altre persone non avrebbero dato il consenso.

A resident at the Arcare Aged Care facility Melbourne, Monday, May 31, 2021. Source: AAP
"Stiamo incoraggiando tutti i residenti e le famiglie di coloro che non hanno fornito il consenso a riconsiderare [la propria decisione]", ha detto Hunt domenica ai giornalisti.
Consenso dato, ma nessuna vaccinazione
In un'intervista esclusiva a SBS Italian, la donna (che ha preferito rimanere anonima) ha invece spiegato di aver scoperto solo la scorsa settimana che sua nonna non era stata vaccinata.
"Io ho fornito il consenso mesi fa; un giorno durante una visita l'infermiera mi ha chiesto se volevo firmare, io ovviamente ho firmato e ho lasciato il consenso direttamente alla reception", ha dichiarato.
"Poi a inizio maggio, quando avevano dato la comunicazione che la vaccinazione sarebbe avvenuta il 12 maggio, avevo mandato un email chiedendo se anch'io potevo essere vaccinata, e in questa email ho anche chiesto se avevano ricevuto il consenso per il vaccino [per la nonna] e loro mi hanno risposto, 'sì grazie, ce lo abbiamo qui'".
SBS Italian ha visionato lo scambio di email, avvenuto il 6 maggio scorso.
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La settimana scorsa la parente dell'anziana signora è rimasta scioccata nell'apprendere che, nonostante il consenso dichiarato formalmente, sua nonna non era stata vaccinata il 12 maggio scorso.
"All'inizio della settimana scorsa ho contattato di nuovo l'email (sic) dicendo, 'mia nonna ha comunque già ricevuto il primo vaccino, quando riceverà la seconda dose, come sta andando la cosa?', e mi hanno risposto, 'ah no, tua nonna non è stata vaccinata perché penso di non avere ricevuto il tuo consenso'".
La parente dell'anziana signora ha molte domande su quanto avvenuto, in particolare si chiede perché normalmente viene contattata per ogni dubbio relativo all'assistenza medica, ma nessuno l'ha interpellata per una questione importante come la somministrazione del vaccino contro il coronavirus.
"Come non avete trovato il mio consent form? Ve l'ho inviato un sacco di tempo fa e c'è l'email del 6 maggio in cui dite che avete il documento con voi. Non potevate chiamarmi?", si chiede l'intervistata.
In un comunicato stampa, Arcare affermava che "53 dei 76 residenti a Maidstone hanno acconsentito a ricevere il vaccino e hanno ricevuto una dose del vaccino Pfizer. La seconda dose doveva essere somministrata martedì ma è stata anticipata ad oggi, lunedì 31 maggio".
"Domani a tutti i membri del team di Arcare Maidstone verrà offerta anche la prima o la seconda dose".
In un comunicato scritto, ricevuto nel pomeriggio da SBS Italian, Colin Singh, CEO di Arcare, dichiara: "Arcare ha confermato che c'è stato un errore da parte della residenza nel gestire il modulo di conferma della signora. Posso confermare che oggi la signora ha ricevuto la prima dose del vaccino".
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