Inizia un nuovo anno e prendono il via le nuove leggi decise nei mesi scorsi per regolare l’immigrazione Down Under. Facciamo il punto della situazione con l’agente di immigrazione Emanuela Canini, che ha parlato ai microfoni di SBS.
Iniaziamo dal Northern Territory, che da mesi sta spingendo per aumentare il numero dei suoi residenti.
Emigrare nel Northern Territory
Come annunciato nei mesi scorsi, è stato rinnovato il cosiddetto DAMA, ossia l’accordo tra il governo federale e lo Stato del NT.
Chi vuole andare a vivere nel NT trovando uno sponsor locale avrà più opzioni rispetto a chi segue le sponsorizzazioni standard dei visti.
L’età massima è 50 anni e ci sono più occupazioni disponibili, incluse alcune che normalmente non potrebbero essere sponsorizzate o che non permettono di arrivare alla residenza permanente.
Tra più di 100 occupazioni troviamo ad esempio barista, parrucchiere, manovratore del muletto o di altri macchinari pesanti, il sub, autista di autobus o camion, e tanti altri.
Ci saranno diverse concessioni che variano da lavoro a lavoro: ad esempio, per chi ha un lavoro come ‘restaurant manager’ c’è flessibilità sullo stipendio richiesto, invece per barista si richiede un livello di inglese più basso rispetto ad altri lavori.
Per ottenere la residenza non ci vorrà più un 5 medio all’Ielts con almeno 4.5 in ogni componente.
Come funziona questo percorso?
- Si cerca uno sponsor nel NT, l’azienda deve essere operativa da almeno 12 mesi e deve dimostrare che non ha trovato nessun lavoratore locale.
- Si devono poi verificare i requisiti richiesti, sia delle qualifiche o dell’esperienza lavorativa necessaria, senza dimenticare il livello di inglese richiesto
- Dopo aver determinato lo stipendio consono si richiede un visto temporaneo TSS per 4 anni. Dopo 3 anni di lavoro, si può richiedere la residenza permanente.
I cambiamenti sono in vigore dal 1 gennaio.
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Cittadinanza più semplice per chi sceglie il Northern Territory
Il Partner Visa e la ‘doppia application’
In questo caso, anche se la legge è stata approvata non è ancora entrata in vigore.
Il ritardo è dovuto alle difficoltà nel cambiare il sistema informatico, dato che la richiesta di visto verrà divisa in due parti.
La prima riguarda lo sponsor (chi è già in possesso almeno di residenza australiana): la sua richiesta di diventare sponsor dovrà essere approvata prima di procedere con la richiesta del partner.
“Se avete i requisiti per richiedere un Partner visa adesso, fatelo prima che cominci la legge. Emanuela Canini”
Chi è in Australia con il visto in scadenza quindi si troverà in difficoltà perché non riuscirà ad ottenere il bridging visa prima di una certa data e quindi dovrà o uscire dall’Australia o richiedere un altro visto nell’attesa.
“È importantissimo chiarire una questione su questo visto”, racconta Emanuela Canini ai microfoni di SBS, “Se una persona ha un visto studio e fa richiesta di Partner visa, dovrà continuare a frequentare e pagare la scuola fino alla fine del visto studio, a meno che il Partner visa non venga approvato prima”.
Al momento ci vogliono fino a quasi due anni di attesa per un Partner visa, rendendo praticamente improbabile che venga approvato prima della scadenza del visto studio. Quindi si deve continuare a frequentare il corso di studi, perché altrimenti il visto studio può essere cancellato con conseguente cancellazione del bridging visa che è stato generato automaticamente dalla richiesta del Partner visa.

Source: AAP Image
“Attenzione perché sono situazioni in cui si possono buttare all’aria anni di soggiorno e di visti e soprattutto di opportunità”.
In questo caso si diventa illegali e bisogna andare a richiedere il Bridging Visa E (BVE), che però non concede il permesso di lavoro, è a discrezione del dipartimento e non permette di rientre in Australia se se ne è usciti.
Stesso discorso per chi ha un visto 457 o TSS: bisogna continuare a lavorare per lo sponsor, a meno che non ci sia il passaggio a un altro sponsor approvato.
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Caro partner australiano, quanto mi costi!
Temporary Parent visa, ancora incertezze
Si tratta di un visto rivolto ai genitori di figli residenti permanenti o cittadini australiani, che non possono avere il visto di ricongiungimento permanente per mancanza di requisiti o perché non se lo possono permettere, e che quindi potranno passare fino a 5 anni con i propri figli.
Sappiamo che sarà abbastanza costoso anche se non ci sono certezze e sarà operativo, a detta del Ministro, entro il primo semestre del 2019.
I costi sanitari del Medicare saranno a carico del figlio/sponsor, anche se è ancora da vedere come questo si applicherà a chi proviene da un Paese che ha accordi governativi reciproci sulla copertura sanitaria.
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Nuovo visto di 5 anni per genitori e nonni