New South Wales, Victoria e Australian Capital Territory non sembrano al momento in grado di invertire l'andamento crescente delle infezioni da COVID-19 registrate nella comunità.
Nel fine settimana scorso Sydney e Melbourne hanno vissuto momenti di tensione, con manifestazioni di protesta contro le restrizioni, che si sono viste anche al confine tra Queensland e New South Wales.
Esistono posizioni diverse su quello che succederà una volta che l'Australia avrà raggiunto i parametri alla base del piano di nazionale di transizione nella risposta al COVID-19.
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Lo studio alla base del piano, condotto dal Doherty Institute, fissa alla vaccinazione del 70 e 80 per cento della popolazione adulta i parametri per graduali riaperture e un ricorso sempre più ridotto ai lockdown.
Secondo alcuni leader statali e di territorio è ancora possibile e desiderabile invece l'obiettivo di eradicazione del COVID-19, con zero casi di trasmissione comunitaria e il ricorso ai lockdown e alla chiusura dei confini potrebbe continuare oltre le soglie indicate nel piano.
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Paul Scutti, analista di politica australiana, ricorda che con il 70 per cento della popolazione vaccinata, rimarrebbe un 30 per cento che potrebbe comunque mettere ancora in crisi il sistema sanitario.
Questo senza contare i minorenni, attualmente esclusi dalla campagna vaccinale, che possono sia ammalarsi che trasmettere il COVID-19.
Riascolta qui l'intervento di Paul Scutti:
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Viene prima l'abbandono dei lockdown o l'eliminazione del COVID-19?
SBS Italian
09:56
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