Questo sabato verrà chiesto agli australiani - tramite un referendum - se vorranno o meno cambiare la costituzione per inserire la cosiddetta Voce aborigena in Parlamento.
La Voce, se approvata, sarà un organo indipendente e rappresentativo dei popoli delle Prime Nazioni, con il quale i governi si dovranno consultare su tematiche riguardanti i popoli aborigeni e dello Stretto di Torres.
Ma come si stanno avvicinando al voto le comunità indigene?

Panorama di Aurukun. Credit: Veronica Olivetto
Aurukun si affaccia sul Golfo di Carpentaria, nella parte settentrionale del Queensland, e conta poco più di 1200 abitanti, il 90% dei quali indigeni.

Veronica Olivetto e la "sorella" adottiva Keri Tamwoy, sindaca di Aurukun. Credit: Veronica Olivetto
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Tra le sue fonti, di cui ha riportato il pensiero in italiano, c'è anche Keri Tamwoy, sindaca di Aurukun e "sorella acquisita" di Veronica.
La mamma di Keri, Alison Wolla, è stata la prima donna sindaco di Aurukun e una degli attivisti della popolazione WIK, .
Le altre voci nel servizio sono di Alan Brown - co-chair dell'Aboriginal Advisory Committee della City of Darebin a nord di Melbourne - che sostiene le ragioni del NO, e di Muriel Bamblett - Yorta Yorta e Dja Dja Wurrung, CEO di VACCA (Victorian Aboriginal Child Care Agency) e presidentessa di SNAICC, un organismo che rappresenta i minori e i servizi alle famiglie aborigene e isolane dello Stretto di Torres a livello nazionale - che invece è a favore del SI.
La storia di Veronica

"Ecco come ho vissuto per un anno e mezzo in una comunità aborigena"
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24:07