Ve lo ricordate come si celebrava in Italia il giorno dei morti prima che diventasse Halloween?

Italian culture

Source: Getty Images/Emily Deltetto/EyeEm

Prima che il 31 ottobre diventasse Halloween un po' in tutto il mondo, in Italia si celebrava Ognissanti il primo novembre e la giornata in ricordo dei defunti il 2 novembre. Molti italiani ricordano e celebrano ancora oggi queste ricorrenze con antiche tradizioni popolari.


La parola Halloween o Hallowe'en significa "serata dei santi". Deriva da un termine scozzese per All Hallows' Eve (la sera prima di All Hallows' Day) “vigilia di Ognissanti”, e nell’immaginario popolare in questo giorno il confine che separa la vita dalla morte si fa più sottile permettendo il passaggio dei morti sulla terra. Da qui derivano anche i travestimenti da fantasmi, zombie e demoni, tanto amati dai più piccoli.

Alcuni ascoltatori ed ascoltatrici sono intervenuti durante il nostro programma questa mattina per non dimenticare alcune delle tradizioni tipiche italiane che osservavano da piccoli per celebrare queste giornate.

Lo chef Paolo Gatto ci ha raccontato che in Sicilia esistono dolci tradizionali che contraddistinguono queste ricorrenze.

"Uno dei dolci che preferisco, che si prepara il 2 novembre, è il mastazzolo o mustazzolo, fatto con le nocciole e il miele e poi avvolto nella pastafrolla. Ma anche le meringhe "ossa di morto", non so quanti ne ho mangiati da piccolo", ha raccontato Gatto ai microfoni di SBS Italian.
Non esiste solo una tradizione culinaria particolare: Manuela Rispoli ci ha raccontato che in Calabria si rispettavano una serie di riti tra cui alzarsi molto presto alla mattina per lasciare il letto libero ai propri cari defunti, affinché potessero tornare a casa loro a riposarsi.

"La sera di ognissanti la tavola si lasciava imbandita e l'uscio di casa aperto con una candela accesa, in modo che i morti potessero entrare. Le mamme e le nonne cucinavano del cibo in più da portare a chi ne aveva bisogno, così che sfamando il prossimo si potesse contribuire a sfamare le anime dei propri cari scomparsi", ha raccontato Manuela.
Nadia Fronteddu, originaria della Sardegna, ci ha raccontato che per lei, da sempre, il 2 novembre è la giornata del cosi detto "pedi-coccone", che sembra essere un antenato sardo del moderno "dolcetto scherzetto".

L'opinione di chi è intervenuto questa mattina sembra unanime, è bene lasciare che i bambini si travestano e si divertano ad Halloween, ma senza dimenticare le nostre antiche tradizioni popolari italiane da insegnare ai propri figli!

Ascolta gli interventi di ascoltatori ed ascoltatrici:
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Ve lo ricordate come si celebrava in Italia il giorno dei morti prima che diventasse Halloween?

SBS Italian

22:10
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