Nei giorni scorsi è cominciata a Canberra la discussione del Constitution Alteration Bill, vale a dire il progetto di legge che definirà i dettagli relativi al referendum e all'eventuale modifica costituzionale per l'introduzione di una Voce Aborigena e degli Isolani dello Stretto di Torres in Parlamento.
Il quesito referendario presentato il 23 marzo chiederà: "sei favorevole a un'alterazione della costituzione che istituisca una Voce Aborigena e Isolana dello Stretto di Torres?".
Ma nella comunità italoaustraliana quali sono le opinioni sulla proposta di realizzare una Voce in Parlamento, che era una delle richieste contenute nell'?
Al nostro dibattito hanno partecipato il presidente della FECCA (Federation of Ethnic Communities’ Councils of Australia) Carlo Carli, ex parlamentare statale laburista, e Luca Giribon, avvocato di Brisbane, lobbista, ex collaboratore del ministro Con Sciacca.
Abbiamo invitato anche esteso l'invito ad alcuni rappresentanti italofoni del partito liberale ma non è stato loro possibile partecipare in questa occasione.
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Al via il dibattito parlamentare sul futuro della Voce Indigena
SBS Italian
08:18
Susanna, un'ascoltatrice che vive in Australia da sette anni e cittadina da pochi giorni, ha confessato di chiedersi se la Voce non sia solo "un contentino", invece di essere uno strumento efficace per correggere le iniquità che ancora riguardano le popolazioni indigene australiane.
"Non ho ancora deciso cosa voterò ma sono contrariata e combattuta. Mi domando se questo non sia un modo per calmare gli spiriti invece di un modo per dare effettivamente una voce", ha dichiarato.