La vita di Rachele Cangini in Italia non aveva preso una direzione definita. "Ho sempre fatto lavoretti qua e là, niente di stabile. Per quello ho iniziato a pensare all'Australia, dove forse sarei riuscita a fare qualcosa di mio", racconta ai microfoni di SBS Italian.
Originaria di Pennabilli, un comune di meno di tremila abitanti in provincia di Rimini, e complice uno zio in Australia, Rachele decide di fare il grande salto nel 2016 all'età di 28 anni.
Dopo una prima esperienza come 'Working Holiday maker' a Perth, Rachele torna in Australia quattro anni dopo, sfruttando il secondo anno di visto vacanza lavoro.
Questa volta va a Melbourne, per andare a trovare un'amica per qualche settimana prima di tornare in Western Australia con la speranza di costruire un percorso più permanente nel Paese.

Rachele e la sua famiglia. Credit: Image provided
"Non si capiva bene allora cosa stesse succedendo, ma io ero così determinata a tornare in Australia che niente avrebbe potuto fermarmi. Soprattutto i miei genitori mi dicevano ma dove vai, cosa vai a fare... Ma io dovevo partire. Ho sfruttato il mio secondo Working Holiday Visa".
Un presentimento, così lo definisce, che le ha permesso di arrivare a Melbourne per il rotto della cuffia, prima della chiusura dei confini nazionali, mentre migliaia di italiani nello stesso periodo tornavano in Italia.
Una scelta che Rachele ha definito coraggiosa, anche se un po' incosciente, ma rispetto alla quale non ha alcun ripensamento.

Rachele in spiaggia con la famiglia. Credit: Image provided
Clicca sul tasto "play" in alto per ascoltare la storie di Rachele
LISTEN TO

Dalla riviera romagnola alla terra dei canguri: la storia di Simon Nanni
SBS Italian
12:00