Il lockdown a Sydney prosegue ormai da due mesi e in alcune zone il COVID-19 sembra aver trovato terreno più fertile.
Sono i quartieri occidentali della città, dove abita una fascia della popolazione multiculturale, generalmente con redditi da lavoro dipendente non alti.
Rosanna Barbero è CEO di Addi Road, un'associazione no profit che distribuisce generi alimentari a chi si trova in stato di necessità e che si trova a Marrickville, sulla soglia di quell'area di Sydney sottoposta a restrizioni più rigide a causa dell'alta incidenza del COVID-19.
Ai microfoni di SBS Italian Barbero racconta delle molte persone che ora sono bloccate a casa, vuoi per esposizione al COVID-19 o per dover accudire i figli che non possono andare a scuola. Per questo non possono lavorare e faticano a racimolare i soldi per mangiare.

Rosanna Barbero con le scatole di alimentari che ogni giorno vengono distribuite a chi ne fa richiesta. Source: Addi Road
Si tratta di persone spesso sole, di tutte le età.
Mamme divorziate, oltre che rifugiati e giovani studenti internazionali, sono alcune delle categorie di persone che contattano l'organizzazione, spiega Barbero.
Barbero ha origini italiane e paragona queste persone a suo padre, emigrato dall'Italia molti anni fa: come lui, si prestano a lavoro duro con guadagni scarsi e senza sicurezza, "un circolo che si ripete con i nuovi emigrati e i rifugiati".
Sono oltre 300 i volontari che collaborano con l'associazione per inscatolare i generi alimentari e distribuirli a chi ne fa richiesta.
In una settimana aiutamo seimila persone e non possiamo dire di no. Ogni giorno riceviamo 300 telefonate.
Chi chiama, racconta Barbero, non chiede solo assistenza alimentare, ma vuole parlare con qualcuno delle proprie sofferenze.
Questo le ricorda ancora una volta sua padre, a casa, solo, incapace di usare Internet e quindi di ordinare da mangiare.
"Se non fosse per me", riflette, "anche lui dovrebbe rivolgersi ad un'associazione no profit".
Rosanna Barbero è rientrata dall'estero proprio per prendersi cura dei genitori anziani, dopo anni trascorsi in progetti di assistenza in Paesi dove la povertà è diffusa e evidente.
Non avrei mai pensato di vedere la disuguaglianza che ho visto in Australia. Mai avrei pensato di vedere così tante persone in questo Paese, e a Sydney in particolare, che mangiano solo un pasto al giorno.
"Tante persone vanno a dormire presto, per non consumare la luce o il riscaldamento" continua Barbero.
"I figli vanno a scuola senza la colazione e i genitori devono scegliere se comprare il cibo o pagare il trasporto pubblico".
Rosanna Barbero davvero non se l'aspettava, "nella nazione dove sono nata e dove i miei genitori sono immigrati per trovare una vita migliore, per tutti noi".
La comunità italiana ha una presenza forte nei quartieri occidentali di Sydney, fortemente multiculturali.

Tra i volontari si riconosce Craig Foster, calciatore e conduttore SBS per molti anni, al lavoro ogni giorno dall'inizio della pandemia. Source: Addi Road
Barbero racconta anche di tanti giovani italiani, in Australia per lavoro, studio o per un'esperienza, che lavoravano in settori ora completamente fermi, come quelli della ristorazione e dei night club.
Tanti italiani ora collaborano come volontari ad Addi Road, perché, dice Barbero, "capiscono cosa vuol dire trovarsi in una situazione di disagio e disperazione".
Sono qui soli, non hanno nessuno. Non vogliono dire ai genitori in Italia che stanno trovando una situazione difficile qui, perché non vogliono che si preoccupino.
Secondo Rosanna Barbero, "non serve guardare lontano per vedere persone molto povere, quando una persona su sei non riesce a mettere tre pasti al giorno sul tavolo in questa nazione così ricca".
Il Foodbank Hunger Report del 2018 ha calcolato che oltre quattro milioni di australiani hanno sofferto di insicurezza alimentare nei 12 mesi precedenti, il 18 per cento della popolazione.
Ascolta l'intervista a Rosanna Barbero:
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Chi in Australia mangia una volta al giorno e dorme presto per risparmiare
SBS Italian
11:25
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