La deflagrazione è stata così potente da creare un fungo simile a quelli delle esplosioni atomiche.
A provocare le esplosioni che hanno devastato Beirut è stato un incendio in un deposito nel porto, dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diversi anni fa da una nave.
In evidenza:
- L'esplosione nel porto di Beirut ha causato finore 135 vittime e migliaia di feriti
- Tra le vittime accertate c'è un australiano. Due militari italiani sono rimasti feriti
- A provocare l'esplosione, un carico sequestrato sei anni fa di oltre 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio
Tra le vittime è stata confermata la presenza di un australiano, la cui identità non è stata resa nota.
L'edificio che ospita l'ambasciata è stato danneggiato gravemente, anche se lo staff - a parte ferite minori di alcuni membri - starebbe bene.
Il Primo Ministro Scott Morrison ha dichiarato che il governo farà il possibile per aiutare i membri della comunità australiano-libanese, che sono oltre 200 mila.
Nel porto di Beirut sono a fonda diverse unità navali dell'Unifil, la forza di interposizione dell'Onu al confine tra Libano e Israele. Due militari italiani di questa forza sono rimasti feriti in modo non grave.
Il giornalista del Manifesto Michele Giorgio racconta a SBS Italian cosa è successo.
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“Come Hiroshima”: l’esplosione nel porto di Beirut devasta la città
SBS Italian
11:01
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