NEL NOSTRO AGGIORNAMENTO SULLA POLITICA AUSTRALIANA DI OGGI
- Il primo ministro Albanese propone una commissione bipartisan per legiferare sulla Voce in caso di vittoria del sì
- Il ministro del Tesoro Jim Chalmers difende la commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia del COVID-19
- Gladys Berejiklian annuncia ricorso contro la Commissione Anticorruzione
Il 14 ottobre prossimo si voterà per il referendum che intende istituire un organo consultivo dedicato alle First Nations all'interno del Parlamento federale australiano, quella che è stata definita la Voce indigena in parlamento.
Il primo ministro Anthony Albanese ha ieri annunciato che, se il referendum passasse, a legiferare per la creazione della Voce sarà una commissione bipartisan per assicurare il maggior supporto possibile alla modifica costituzionale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Parte il voto al referendum, la AEC segnala numerosi casi di disinformazione sui social
SBS Italian
05:53
Questo secondo il primo ministro replicherebbe lo spirito di unità richiesto agli australiani con questo voto, nonostante i sondaggi ancora indicano difficoltà nel raggiungere quell'unità.
Paul Scutti, commentatore di politica federale australiana, ricorda come l'idea di una commissione a gestione congiunta tra laburisti e liberali fosse già stata proposta dal primo ministro al leader dell'opposizione Peter Dutton in un incontro lo scorso marzo.
Tenetevi informati sul referendum 2023 sulla Voce Indigena in parlamento attraverso il network SBS, che comprende la prospettiva delle First Nations su NITV.
Visitate la pagina per accedere ad articoli, video e podcast in oltre 60 lingue o guardate gratuitamente le ultime notizie, e analisi, documentari e intrattenimento attraverso il .