Il 6 agosto in Italia diventerà obbligatorio esibire il certificato che attesta l'avvenuta vaccinazione o la negatività al coronavirus attraverso tamponi rapidi, per poter accedere a bar, cinema, ristoranti e successivamente anche ad altre strutture ed eventi.
L'introduzione del provvedimento ha provocato proteste in tutto il Paese, ma la maggior degli italiani si dice favorevole al passaporto vaccinale, che è già stato scaricato da 40 milioni di persone.
Il senatore Francesco Giacobbe ha scritto una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza, chiedendo che il Green Pass diventi accessibile per tutti, anche coloro che risiedono all'estero, al momento esclusi dal provvedimento.
"La questione sembra essere di tipo logistico" spiega Giacobbe ai microfoni di SBS Italian.
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I principali punti toccati nella richiesta sono i seguenti:
- Il riconoscimento del Green Pass a chi ha ricevuto l'inoculazione all'estero, con i vaccini riconosciuti e nelle dosi richieste.
- La possibilità di non sottoporsi a quarantena fiduciaria di 10 giorni al rientro in Italia, per chi ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino.
- Il diritto di ricevere la seconda somministrazione in patria, pur avendo ricevuto la prima in territorio estero.
Al momento sono in atto delle norme semplificative soltanto per alcuni paesi europei ma l'obiettivo è fare in modo che tutte le persone vaccinate ricevano le stesse deroghe.
"Il fatto di aver presentato una richiesta formale ha già generato delle reazioni e mi aspetto una risposta molto presto", conclude il Senatore.
Ascolta l'intervista completa a Francesco Giacobbe:
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Italiani all'estero in attesa del Green Pass
SBS Italian
09:21
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