Anno nuovo, restrizioni vecchie. L'aumento dei casi di COVID-19 del New South Wales ha provocato reazioni sia da parte del governo Berejiklian sia da parte degli esecutivi degli altri Stati.
Nella giornata di giovedì, le autorità di Sydney hanno registrato 10 positivi nel sobborgo di Croydon. Solo cinque di questi sono collegati al cluster delle Northern Beaches, dove nella giornata di mercoledì erano stati effettuati 28 mila test.
Questi ultimi portano a 144 il numero dei casi totali registrati nel focolaio di Avalon dall'inizio di dicembre. Mentre oggi sono tre i nuovi positivi emersi a Croydon e a Wollongong.
Punti chiave:
- È salito a 144 il numero dei positivi nel focolaio delle Northern Beaches. Negli ultimi due giorni altri 13 casi registrati a Sydney e dintorni
- Il Victoria e il South Australia hanno chiuso il confine con il NSW, con tempistiche (ed eccezioni) diverse
- A Melbourne, dove non si registravano casi da oltre due mesi, ieri i casi di coronavirus sono stati 6. Cancellati i fuochi di Capodanno, le autorità hanno reintrodotto l’obbligo delle mascherine.
Melbourne, tornano le mascherine e i limiti agli assembramenti
La Premier del New South Wales ha chiesto ai cittadini di indossare le mascherine, soprattutto nei luoghi chiusi e sui mezzi pubblici, mentre nel pomeriggio del 31 dicembre il Victoria ha reimposto l'obbligo sia all'aperto sia al chiuso, ad eccezione della propria abitazione.
Anche Melbourne, infatti, si ritrova a fare i conti dopo oltre due mesi con dieci nuovi casi di trasmissione comunitaria di coronavirus.
Ai tre casi di mercoledì se ne sono aggiunti altrettanti il giorno seguente e ulteriori 4 oggi. Tutti e dieci legati ad un ristorante tailandese di Black Rock, dove il 21 dicembre sono avvenuti questi contagi.
Oltre ad imporre l'obbligo delle mascherine, la Premier ad interim Jacinta Allan ha reintrodotto il limite di 15 al numero di persone che possono incontrarsi nelle abitazioni private.
Lunghe code al confine tra Victoria e NSW
Il governo statale ha anche deciso nuovamente di chiudere i confini con il NSW, provvedimento che scatterà alla mezzanotte del primo gennaio. Una decisione che ha provocato lunghe code alle frontiere, con i residenti del Victoria decisi a rientrare nello Stato il prima possibile.
Nel Northern Territory torna in vigore la quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti coloro che provengono da Sydney e dintorni.
Anche il governo del South Australia ha chiuso le frontiere con il NSW, ma il il Premier statale Steven Marshall ha specificato che saranno esenti dal divieto di entrare o uscire dallo Stato i residenti del SA di ritorno (per esempio quelli che si erano recati nel NSW per vacanza o per visite parentali sotto Natale), ma anche i lavoratori essenziali e chi vive nel raggio di 100km dal confine.
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Tra le altre conseguenze collaterali di questa serie di casi, i festeggiamenti del Capodanno sono avvenuti in tono minore in tutta Australia.
A Sydney nonostante tutto i fuochi hanno illuminato a mezzanotte l'Harbour Bridge e la baia, anche se lo spettacolo di mezzanotte è stato in tono minore.
Cancellati invece gli spettacoli pirotecnici a Brisbane (dove le autorità hanno chiesto di evitare di abbracciare e baciare gli sconosciuti). ad Adelaide, a Canberra e a Melbourne.
Riascolta qui il riepologo dei provvedimenti presi dai governi statali in tutta Australia:
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Il Victoria chiude le frontiere col NSW
SBS Italian
09:18
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