I casi di COVID-19 "sono molti di più di quanto i dati riportano"

Members of the public are tested at a COVID-19 testing centre in Melbourne, Friday, March 18, 2022.

Test drive in per identificare le infezioni da COVID-19 in una clinica di Melbourne. Source: AAP Image/Joel Carrett

Uno studio recente indica che i casi reali sarebbero il doppio di quanto riportato dalle statistiche. Sintomi lievi portano ad una riduzione dei test, ma l'infezione così si propaga e può mettere in difficoltà altre persone e il sistema ospedaliero.


A febbraio 2022 i casi della variante Omicron erano ai massimi storici in Australia, con più di un milione e mezzo di persone infettate nel paese, e milioni in coda per i test.

Il professor John Kaldor del Kirby Institute afferma che la cifra reale era probabilmente il doppio di quella originariamente registrata.
Uno studio ha esaminato 5.000 campioni di donatori di sangue, alla ricerca di anticorpi specifici per l'infezione e non prodotti dal vaccino, rilevando che al picco della diffusione di Omicron almeno il 17% della popolazione era stato infettato di recente.

Tra i gruppi di età più giovane il virus è stato riscontrato nel 27% del campione.

Molti, stanchi dei limiti e dei disagi imposti dal COVID, stanno abbassando la guardia mentre esperti come il dottor Chris Moy dell'Australian Medical Association affermano che è ancora essenziale che le persone continuino a sottoporsi a test.
Non vogliamo vedere un numero troppo elevato di infezioni nello stesso momento e non vogliamo che il virus sia passato inconsapevolmente ad altri.
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