'Hope Delivery": il celebrity chef australiano che sfama studenti internazionali e lavoratori stranieri

Deborah Monrad-Hunt distributing meals outside Rockpool Bar and Grill in Melbourne Source: Francesca Valdinoci

Deborah Monrad-Hunt distributing meals outside Rockpool Bar and Grill in Melbourne Source: Francesca Valdinoci

Ogni giorno vengono offerti tra Sydney e Melbourne 2000 pasti gratuiti per studenti internazionali e titolari di visto temporano rimasti senza lavoro a causa della pandemia, "bloccati in Australia e senza alcuna rete di supporto". L'ideatore del progetto è Neil Perry, uno degli chef più affermati d'Australia.


Alice Bordignon ha messo per la prima volta piede in Australia nel 2017. Dopo un anno trascorso a lavorare ed esplorare il continente, Bordignon ha deciso di provare un’esperienza simile in Nuova Zelanda prima di rientrare in Italia.

Ma una volta tornata a casa, la ragazza originaria di Treviso non riusciva a togliersi l’Australia dalla testa. “Ho un debole per Melbourne, lo ammetto”, ha raccontato Bordignon a SBS Italian. Così a gennaio del 2020, torna in Australia per frequentare un corso di Social Media Marketing e migliorare la conoscenza dell’inglese.

Bordignon stava scrivendo le prime righe del suo secondo capitolo Down under quando l’epidemia di COVID-19 ha raggiunto l’Australia. “È stata dura sin dagli inizi, ancora prima della pandemia: con un visto studentesco si può lavorare solo 20 ore alla settimana, all’inizio facevo due lavori ma comunque era molto difficile riuscire a mantenersi”.

L’italiana non si è lasciato abbattere: “Bisogna vivere alla giornata, perché le cose possono cambiare spesso, soprattutto se sei dall’altra parte del mondo”. Ma l’inizio del lockdown ha reso la situazione lavorativa ancora più complessa, soprattutto quando il management di uno dei due ristoranti per cui lavorava come cameriera ha definitivamente chiuso i battenti.

Durante una passeggiata lungo le sponde dello Yarra in una mattina assolata di mezzo autunno, Bordignon nota diverse persone in fila di fronte all’ingresso di un noto ristorante di Southbank e si avvicina per scoprire di cosa si tratti.
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“Stavano offrendo pasti take-away gratuiti e ho pensato ‘che fantastica iniziativa!'. Tutti hanno bisogno di cibo, poter mangiare e avere un tetto sopra la testa, che sono le due cose più costose per uno studente a Melbourne’”, spiega la ragazza.

L’idea di offrire cibo da asporto gratuito è venuta al celebrity chef Neil Perry, a capo della Rockpool Foundation, il braccio che si occupa di beneficienza per un noto gruppo di ristoranti sparsi per l’Australia.

Durante le settimane di lockdown, ‘Hope Delivery’- questo il nome dell’iniziativa- ha garantito la distribuzione tra Melbourne e Sydney di circa 2000 pasti al giorno per i lavoratori del settore della ristorazione in difficoltà a causa della pandemia.
Bisogna vivere alla giornata, perché le cose possono cambiare spesso, soprattutto se sei dall’altra parte del mondo
“L’idea mi è venuta pensando a tutti quei lavoratori del settore che sono in Australia con visti temporanei, come Working Holiday Visa e studenti, che sono stati tagliati fuori completamente dal programma di sussidi al lavoro del governo”, ha spiegato lo chef Neil Perry a SBS Italian.

“Mi è sembrato doveroso dimostrare loro non solo grande rispetto ma anche quanto siano fondamentali per la tenuta della ristorazione in Australia. Questo attraverso un piccolo aiuto da parte nostra, come mettere del cibo sulle loro tavole mentre lottano per potersi tenere un tetto sulla testa”.

Perry ha quindi deciso di rimettere in moto le cucine del ristorante Rosetta a Sydney e del Rockpool Bar & Grill di Melbourne e quasi ogni giorno, durante la pausa tra una lezione e l’altra, Bordignon attraversa il centro di Melbourne per raggiungere il locale di Melbourne per ricevere il pranzo.
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"È fantastico! Soprattutto in una grande città se non sei un ‘local’, puoi davvero sentirti solo e non ci sono poi così tante persone pronte ad aiutare ”, afferma.

Deborah Monrad-Hunt, un membro dello staff di Rockpool, le ha appena consegnato un pasto caldo: zuppa di zucca, riso e pollo e del pane.

“Oggi a Melbourne abbiamo preparato 300 porzioni da asporto di ciascuno dei nostri piatti. Prepariamo tre diverse portate al giorno e tutto ciò che rimane va a Oz Harvest ”, spiega Monrad-Hunt che prosegue: “L’iniziativa sta attirando davvero persone di ogni ceto sociale e di tutte le età. Stiamo notando tanti studenti- che è fantastico- e tanti colleghi che lavorano nella ristorazione".
Mi è sembrato doveroso dimostrare loro non solo grande rispetto ma anche quanto siano fondamentali per la tenuta della ristorazione in Australia
Nel frattempo a Sydney, Federico Maccan è impegnato a assicurarsi che tutto sia pronto per la distribuzione al ristorante Rosetta. Maccan è Assistant Restaurant Manager presso il Rockpool Bar and Grill di Sydney e il lead manager di ‘Hope Delivery’.

“Mi occupo dell’assistenza nel coordinamento delle attività anche in termini di misure di sicurezza anti-COVID-19. È un lavoro frenetico: prepariamo e confezioniamo 1200 pasti ogni giorno al mattino e nel pomeriggio lavoriamo alla logistica e ci prepariamo per il giorno seguente”, spiega. Tutte le persone coinvolte nel progetto partecipano su base volontaria.
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“In generale, chiunque lavori nell'ospitalità si impegna per rendere felici i propri clienti. Quindi aiutare gli altri ed essere generosi è ciò che ci dimostra che stiamo facendo bene il nostro lavoro. Ancora di più in questo momento difficile, essere in grado di aiutare le persone che stanno lottando è molto gratificante ", afferma.

Maccan dice di capire come si sentano i lavoratori temporanei in Australia, essere stato lui stesso nei loro panni appena arrivato nel paese prima di diventare residente permanente.

Il settore della ristorazione in Australia è stato tra i più colpiti dalla crisi legata alla pandemia. Maccar ha raccontatao a SBS Italian che la situazione si è sviluppata in modo così rapido e inaspettato da lasciare quasi scioccati: “È successo tutto molto in fretta. Il giorno della chiusura, molti membri del nostro personale erano in lacrime, non avevamo idea di quello che sarebbe successo”.
Ancora di più in questo momento difficile, essere in grado di aiutare le persone che stanno lottando è molto gratificante
“Direi che metà del personale del ristorante in cui lavoro sono lavoratori stranieri. Il settore impiega molti lavoratori che sono nel paese con visti temporanei come Working Holiday, Student e Skilled Visa. Questa categoria è fondamentali per la salute del settore eppure è bloccata in Australia, senza lavoro e senza rete di sicurezza", afferma.

Anche secondo lo chef Neil Perry, il settore continuerà a risentire a lungo degli effetti della pandemia: "I ristoranti stanno riaprendo con restrizioni, sarà una molto stressante tornare a dove eravamo. Per questo, continueremo con Hope Delivery- per i lavoratori con visti temporanei e altre categorie vulnerabili nella nostra comunità. Non pensiamo che la disoccupazione tornerà al di sotto del 5% per un buon lasso di tempo, quindi saranno molte le persone che avranno bisogno del nostro aiuto ".
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.

I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080. 

La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.

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