Il governo serbo potrebbe prendere provvedimenti. Quello spagnolo starebbe investigando sulla leggittimità della presenza di Djokovic a Marbella a fine dicembre. Quello australiano potrebbe decidere di espellerlo perchè, proprio a causa di questa parentesi spagnola, la dichiarazione presentata da Djokovic alle autorità australiane al suo arrivo sarebbe a tutti gli effetti mendace.
Insomma, Djokovic rischia di non poter partecipare agli Australian Open, che prenderanno il via il prossimo lunedì. La decisione definitiva del governo australiano è prevista nelle prossime ore.
Punti chiave:
- Djokovic avrebbe dichiarato, sul Customs Declaration, di non aver lasciato la Serbia — da cui è partito per venire in Australia — nei 14 giorni precedenti al viaggio. Alcune foto che lo ritraggono a Marbella a fine 2021, però, smentirebbero la sua dichiarazione ufficiale.
- In un post su Instagram, Djokovic ha ammesso l'errore, imputandolo al suo agente che avrebbe commesso una leggerezza.
- La tempistica relativa ai test a cui si sarebbe sottoposto in Serbia sembrerebbe evidenziare un mancato rispetto delle normative anti-COVID-19 previste dal governo serbo.
A palese conferma della violazione delle normative anti-COVID in essere in Serbia (che prevede pene molto severe, arrivando fino all'arresto) Djokovic avrebbe rilasciato un'intervista alla testata francese L'Equipe sapendo di essere positivo.
Anche in Questo caso, Djokovic ha ammesso l'imprudenza.
Ecco il post di Djokovic su Instagram:
Come se non bastasse, giornalisti della testata tedesca Der Spiegel hanno rilevato stranezze riguardanti il QR code del presunto test PCR risultato positivo, a cui Djokovic si sarebbe sottoposto il 16 Dicembre.
Per un quadro dettagliato della situazione Djokovic, ascolta l'intervento di Dario Castaldo.
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Djokovic rischia grosso
SBS Italian
14:54
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
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