Dimostrazioni anti-vaccino a Melbourne, il ruolo dell'estrema destra

People participate in a 'The Worldwide Rally for Freedom' protest against mandatory vaccinations and lockdown measures in Melbourne.

inquiry into Australia's response to the COVID-19 pandemic suggests people in Australia lost trust in the government as time passed due to a lack of explanation as to why lockdowns and other restrictions were occuring. Source: AAP

Le manifestazioni dello scorso fine settimana contro le restrizioni e l'obbligo della vaccinazione hanno visto scendere in piazza migliaia di manifestanti in Australia.


A Melbourne i manifestanti sono accampati fuori dal parlamento da giorni, ma sabato scorso sono stati raggiunti da migliaia di persone.

Tutti insieme hanno marciato per dire no alla controversa legge sui poteri straordinari in caso di emergenza, in discussione al parlamento statale.

Ma il fenomeno delle proteste ormai ha preso piede anche in Europa, in concomitanza con la quarta ondata di COVID.


In Olanda il fine settimana è stato caratterizzato da scontri violenti tra polizia e dimostranti, con auto in fiamme, scene di devastazione e spari sui manifestanti che hanno causato almeno due feriti.

Guerriglia urbana anche per le strade di Bruxelles, dove 35mila persone si sono radunate per manifestare contro le nuove restrizioni anti-Covid introdotte dal governo belga.

Le dimostrazioni attraggono persone di background diversi, ma tra le tante anime dei cortei in Australia e all'estero esistono anche gruppi di estrema destra.

Matteo Vergani, Senior Lecturer alla Deakin University specializzato in crimini d'odio, racconta a SBS Italian perché la crescente attrazione che questi gruppi esercitano sulla popolazione potrebbe rappresentare un problema per la democrazia.
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Dimostrazioni anti-vaccino a Melbourne, il ruolo dell'estrema destra

SBS Italian

11:17
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