"Dietro ogni persona con una valigia c'è una storia": artista italo-australiana vince il People's Choice dell'Archibald Prize

Julia Ciccarone's oil on linen self portrait titled 'The sea within'.

Julia Ciccarone's oil on linen self portrait titled 'The sea within'. Source: AAP Image/Supplied by the Art Gallery of New South Wales, Felicity Jenkins

L'artista italo-australiana Julia Ciccarone è la vincitrice della sezione People's Choice dell'Archibald Prize.


"C'è una storia dietro ad ogni persona con una valigia", racconta Julia Ciccarone a SBS Italian, dopo essere stata annunciata vincitrice della sezione People's Choice dell'Archibald Prize, il concorso di ritratti più famoso della nazione.

L'artista italo-australiana di Melbourne l'ha spuntata fra i 52 finalisti, selezionati da 938 partecipati.

L'opera vincitrice opera si chiama "The Sea Within", il mare dentro.

La sua tela enorme di quasi due metri di lunghezza è un autoritratto, che la vede sdraiata con la testa poggiata su una valigia e alle sue spalle un'enorme onda che incombe su di lei e sui visitatori, un mare che "mette soggezione", come ha raccontato a SBS Italian.

Julia si è dipinta avvolta nella coperta della sua gioventù quando andava negli anni 70 a fare visita ai suoi parenti italiani.
Sta sognando? O ha appena disegnato l'onda che la sommergerà?
La valigia rossa su cui poggia la testa poi è la stessa che il padre portò con se dall'Italia, migrando dal paese di Laterza in Puglia, in provincia di Taranto.

Il dipinto è iperrealistico ma ha una dimensione onirica evidente, con una strizzatina dell'occhio verso chi guarda.
Julia mentre dorme ha in mano dei pennelli, aprendo l'interrogativo per chi guarda.
Julia Ciccarone poses for a portrait in her studio on September 01, 2021 in Melbourne, Australia.
Julia Ciccarone poses for a portrait in her studio on September 01, 2021 in Melbourne, Australia. Source: Daniel Pockett/Getty Images
Ma è la valigia rossa del padre che mantiene i caratteri più simbolici e di storia personale per la pittrice.
La valigia è un "contenitore vuoto", da riempire di memorie, conoscenza e storie del passato
La valigia del padre quando era bambina era un oggetto molto reale.

I genitori di Julia si sono conosciuti in Australia. Il papà con le sua valigia venne in Australia quando aveva più di 20 anni, mentre la mamma invece ne aveva otto, rispettivamente da Laterza in provincia di Taranto e da San Marco in Lamis nel Gargano, in Puglia.

In diverse occasioni, Julia aveva riempito la valigia con pigiama e vestiti per fare finta di scappare di casa, fermandosi sempre a mezzo isolato di distanza, solitamente dalla zia che viveva a pochi metri o dai nonni, anch'essi molto vicini da perfetta tradizione italiana.

Julia è un'italo-australiana che, crescendo negli anni '70 in un'Australia meno aperta al multiculturalismo di oggi, si è trovata come molti a dover fare i conti con la sua identità: italiana in Australia e australiana in Italia.

"Non capivo perché la gente diceva che ero italiana nonostante fossi nata in Australia e viceversa in Italia", racconta Julia. 

La sua identità di italo-australiana era diventato un rompicapo da cui venirne fuori, tanto da spingerla a dipingere diversi lavori in gioventù per esplorare il tema.

Negli ultimi anni, però la pittrice è venuta a termini con la sua doppia identità, accettandola e facendone motivo d'orgoglio.

"Il tema non è più emerso nei miei quadri, perché ora sono molto a mio agio con la mia dualità".

Ascolta la storia di Julia Ciccarone, raccontata a SBS Italian.
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"Dietro ogni persona con una valigia c'è una storia": artista italo-australiana vince il People's Choice dell'Archibald Prize

SBS Italian

09:08
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