COVID-19, quasi metà degli australiani è stata infettata

Un farmacista amministra una dose di richiamo di vaccino contro il COVID-19.

Un farmacista amministra una dose di richiamo di vaccino contro il COVID-19. Credit: Asanka Ratnayake/Getty Images

Una recente ricerca dell'Australian Red Cross Lifeblood mostra che a metà giugno scorso quasi il 47% della popolazione australiana aveva contratto il coronavirus.


In evidenza
  • Entro la fine di agosto saranno stati raggiunti oltre 10 milioni di casi di coronavirus in Australia
  • Secondo l'Australian Red Cross Lifeblood, quasi il 47% della popolazione adulta aveva contratto il COVID-19 già a giugno
  • A fine agosto l'Australian Red Cross Lifeblood terrà un terzo ciclo di test per monitorare la diffusione del COVID-19
L'Australia seguendo il trend attuale dovrebbe superare 10 milioni di casi di coronavirus entro la fine di questo mese, su una popolazione di oltre 25 milioni.

Lunedì i casi, secondo il Dipartimento della Salute, sono arrivati a quota 9,8 milioni. Il bilancio nazionale delle vittime a causa del COVID-19 ha invece superato quota 12.800 dall'inizio della pandemia.

I numeri che offre invece una ricerca recente dell'Australian Red Cross Lifeblood sono diversi e più alti.

Secondo l'istituto di ricerca, i test seriologici effettuati su migliaia di donatori di sangue rivelano che a metà giugno scorso - quindi già due mesi fa - quasi il 47% della popolazione adulta australiana aveva contratto il coronavirus.

La ricerca è la seconda del genere dopo una simile effettuata a febbraio, e si propone di fornire un quadro dei contagi più affidabile rispetto a quello fornito dai tamponi molecolari o dai test rapidi.

Sara Chiaretti è una ricercatrice dell'Australian Red Cross Lifeblood e ha raccontato a SBS Italian i dettagli di questo studio.

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