Alcuni commentatori ritengono che se venissero confermate le prime rilevazioni - ovvero altissima contagiosità ma bassa mortalità - il diffondersi di questa variante non sarebbe necessariamente una cattiva notizia. Ci sarebbero più contagiati ma senza il terribile costo in vite umane e senza mettere sotto stress il sistema sanitario.
Il professor Bellomo, esperto di terapia intensiva, non concorda con questa valutazione ottimista.
Punti chiave
- La nuova variante Omicron è stata finora rilevata in almeno 77 Paesi
- In Australia, finora, sono stati confermati almeno 110 casi di Omicron
- La variante sembrerebbe per il momento essere più trasmissibile ma con effetti generalmente meno gravi
"La variante è meno intensa e meno pericolosa, ma visto che la capacità di diffusione è così rapida, questa variante avrà dei numeri di persone coinvolte dall'infezione molto grandi", ha dichiarato al microfono di SBS Italian.
"Anche se la virulenza è minore ci aspettiamo un altro anno di assedio (...) se la virulenza è la metà ma i numeri sono doppi, le persone che arrivano in ospedale sono le stesse", ha aggiunto.
Tuttavia secondo la dottoressa Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica per la pandemia di Covid dell'OMS, il 2022 potrebbe essere potenzialmente l'anno 'in cui mettiamo la parola fine alla pandemia di COVID-19'.
"Ora abbiamo strumenti che possono eliminare il grave spettro delle malattie. Possiamo ridurre ospedalizzazione, malattie gravi, coloro che necessitano di terapia intensiva, coloro che stanno morendo. Possiamo eliminare la morte da COVID-19 e possiamo anche ridurne la diffusione".
In merito all'emergere delle varianti Van Kerkhove ha aggiunto: "ce ne saranno di più se questo virus continuerà a circolare, e abbiamo gli strumenti in questo momento. Sono incredibilmente fiduciosa per il 2022".
Ascolta l'intervento del professor Bellomo:
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Cosa sappiamo sulla variante Omicron?
SBS Italian
09:21
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