La comunità italoaustraliana è al centro di un progetto di ricerca del Dipartimento di Scienze umane e sociali della Swinburne University of Technology di Melbourne.
“Secondo studi recenti sull’impatto delle chiusure prolungate delle frontiere, dei lockdown e delle politiche di quarantena sappiamo che le comunità migranti, non solo in Australia ma nel mondo, sono state colpite in maniera sproporzionata rispetto ad altre comunità”, spiega Simone Battiston ai microfoni di SBS Italian.
Battiston sta curando lo studio con il collega Damon Alexander.
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SBS Italian
20:28
“Le comunità migranti tendono ad essere maggiormente soggette a malattie mentali, a trovarsi in difficoltà finanziarie o ad accusare un impoverimento delle proprie reti sociali e di supporto a causa della pandemia”.
Attraverso un sondaggio aperto a tutta la comunità italoaustraliana, i ricercatori stanno esplorando come le persone abbiano affrontato la crisi pandemica, a quali social network e meccanismi di supporto collettivo abbiano attinto durante la pandemia e come le politiche governative abbiano influito sulle loro interazioni sociali.
Il progetto è in parte finanziato dal Com.It.Es. Victoria e Tasmania. “Grazie al finanziamento renderemo i dati pubblici”, conclude Battiston, “invito la comunità a partecipare per aiutarci a capire meglio come abbiamo affrontato la pandemia ma anche per fornire informazioni su come affrontare future emergenze”.