"Possiamo solo augurarci che il turismo riparta nel 2021"

Roberta Abbondanza

Roberta Abbondanza Source: Supplied

Quello del turismo, domestico e internazionale, è uno dei settori più colpiti da quando i governi di molti paesi hanno preso misure per impedire la diffusione del coronavirus. In Australia, ad esempio, è "fortemente sconsigliato" recarsi all'estero e praticamente impossibile viaggiare da stato a stato.


Non si tratta di una proibizione assoluta, ma il problema è che se anche uno decidesse di non seguire le direttive - che sono molto chiare: DO NOT TRAVEL - la stragrande maggioranza dei voli è stata cancellata e comunque anche i paesi terzi hanno istituito misure di quarantena che farebbero trascorrere l'eventuale vacanza chiusi in una stanza d'albergo per almeno due settimane. Per saperne di più sulle limitazioni agli spostamenti all'esterno dell'Australia visitate il sito , che viene frequentemente aggiornato, ma oggi vogliamo occuparci anche del volto umano di questa crisi del settore, ovvero le conseguenze per le persone che volevano viaggiare ma che non possono più farlo e in particolare gli operatori del settore, il cui futuro è sempre più incerto.
In ufficio abbiamo visto in diretta il discorso di Scott Morrison, ci siamo guardati e ci siamo detti: adesso sono veramente guai
Ne abbiamo parlato con Roberta Abbondanza, che lavora per un tour operator con sede a Sydney che è erede di una nota agenzia viaggi istituzionale italiana.

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