La legge che permette di ottenere un terzo Working Holiday Visa (WHV) è stata pubblicata il 21 febbraio, ma le misure in essa contenute entreranno in vigore dal 1 luglio 2019, quindi non si potrà fare richiesta di questo visto prima di quella data.
Questo terzo anno è stato pensato dal governo australiano per rispondere alle necessità degli agricoltori delle aree regionali, che hanno visto scarseggiare la manovalanza negli ultimi anni, anche in seguito alla diminuzione dei giovani che si recano a fare le "farm" per ottenere un secondo visto.
In generale, oltre che da parte degli italiani, anche per quanto riguarda giovani di altre nazionalità sono diminuite le domande di questi visti per molte ragioni legate ai cambi nelle leggi degli ultimi anni. Quindi resta da vedere se il loro numero potrà essere rimpinguato con questo incentivo.
Secondo Emanuela Canini potranno forse incrementare leggermente, ma difficilmente si avranno i risultati sperati, principalmente a causa dei requisiti per questo visto.
Requisiti per il terzo Working Holiday Visa
Per la maggior parte delle nazionalità dei richiedenti, si deve dimostrare ancora di avere al massimo 30 anni al momento della richiesta del visto. Solo per il Canada e l'Irlanda, per il momento, l'età è stata aumentata a 35 anni e si è in attesa di sapere qualcosa per quanto riguarda l'Italia.
Quindi è possibile che alcune persone non possano ottenerlo per una questione di età. Ma il requisito più complesso da soddisfare è quello di dover lavorare 6 mesi nella cosiddette farm, cioè fare quei tipi di lavoro "approvati" dal governo nelle zone regionali.
Quindi se per ottenere il secondo WHV il periodo da passare nelle farm era di 3 mesi, adesso è raddoppiato. E questo secondo periodo di 6 mesi segue le stesse regole di quello da 3 mesi: deve essere retribuito a canoni di mercato e deve essere svolto in mansioni richieste dal Department of Home Affairs (DHA) e nelle aree che corrispondono a determinati codici postali.
Backpackers often do stints fruit picking in order to qualify to extend their holiday in Australia. Source: AAP
Va specificato che i 6 mesi di farm per ottenere il terzo visto non comprendono i 3 mesi già svolti per ottenere il secondo. Una persona che si voglia fermare in Australia con i 3 WHV avrà dovuto lavorare un totale di 9 mesi nelle farm.
Il problema è che 6 mesi sono un periodo di tempo considerevole, soprattutto considerando che di solito il secondo WHV (e quindi anche il terzo) vengono utilizzati come "piattaforma di lancio" verso altri visti che possano portare alla residenza permanente. Togliendo al periodo da trascorrere in Australia i 6 mesi delle farm, rimane ben poco tempo per continuare a lavorare nella propria occupazione principale per accumulare più esperienza lavorativa possibile e sperare di ottenere una sponsorizzazione.
Secondo Emanuela Canini, le statistiche ci direbbero da anni che chi non è interessato a rimanere in Australia torna a casa dopo la scadenza del primo WHV e questo vale per gli italiani come per altre nazionalità. Soltanto una piccola parte di loro richiede il secondo visto.
Cosa succede se si ha già un secondo WHV?
La notizia più importante, in questa nuova legge, è che questi 6 mesi di farm dovranno essere svolti a partire dal primo luglio 2019.
Quindi chi ha già un secondo WHV, o lo ha appena ricevuto, oppure non può rientrare nei tempi. I beneficiari del nuovo regime sono invece coloro i quali abbiano un secondo WHV che scade dall'1 gennaio 2020 in poi.
Infatti, cominciando i 6 mesi di farm il primo luglio, questi si completano il 31 dicembre 2019. Quindi per i giovani a cui scade il secondo WHV nel 2019 non appare esserci possibilità di rispettare le tempistiche per ottenerne un terzo.
