Incendi in Australia: i numeri della strage degli animali

Photo by SAEED KHAN/AFP via Getty Images.

A kangaroo trying to move away from nearby bushfires at a residential property near the town of Nowra in the Australian state of New South Wales. Source: AFP

Si stima che circa mezzo miliardo di animali siano morti tra le fiamme degli incendi boschivi che stano devastando l’Australia da diversi mesi. Ma come si può calcolare con certezza il numero di animali morti?


I primi incendi sono scoppiati nel New South Wales il cinque settembre dello scorso anno e da quattro mesi stanno imperversando in tutta Australia, avendo raggiunto Queensalnd, Victoria, ACT, South Australia ed in misura minore Western Australia e Tasmania.

Oltre alle vittime e ai danni materiali, a subire le conseguenze dell'emergenza sono gli animali selvatici, che avrebbero perso la vita tra le fiamme in numeri enormi.

“Il numero dipende da diversi punti di vista, potrebbe diminuire o aumentare”, ha spiegato a SBS Italian il dottor Lorenzo Crosta, direttore dell’ospedale veterinario dell’Università di Sydney per animali esotici, rettili e volatili.

è stata fatta da Christopher Dickman, professore di Ecologia all’Università di Sydney il quale, attraverso una ricerca fatta per conto del WWF, ha elaborato una statistica di quanti animali selvatici vivono in un chilometro quadrato di foresta nel NSW. In base a questa formula, considerando che nel NSW sono stati bruciati quasi 50 mila km², si è arrivati alla stima di quasi mezzo miliardo di animali morti.

“Potenzialmente fra marsupiali, mammiferi, volatili e rettili abbiamo abbiamo questo rischio di perdita, ma la cifra non include altri gruppi sistematici come gli anfibi, gli insetti e altri tipi di artropodi o animali inferiori. In tal caso il numero potrebbe essere molto più alto”, spiega il dottor Crosta.

“Queste stime possono essere modificate da due fenomeni: il primo è dalla abilità degli animali di mettersi in salvo, il secondo è l’impatto umano che, ad esempio, con la costruzione di barriere artificiali, impedisce agli animali di mettersi in salvo”.
Bushfire kangaroo - AAP
A dead kangaroo is seen on Kangaroo Island after the fires which have burned for several days, Monday, January 6, 2020. Source: AAP

Il rischio di estinzione

La perdita così numerosa di animali selvatici non contribuirebbe all’estinzione di alcune specie, ma comprometterebbe la sopravvivenza dei koala. Mentre per gli altri animali, dopo catastrofi come questa, con la ripresa dell’habitat naturale la riproduzione avviene abbastanza celermente, per i koala la situazione è diversa. Gli altri animali riescono a mettersi in salvo facilmente, ma i koala reagiscono agli incendi boschivi in due modi.

“Se si trovano sul terreno si rannicchiano su se stessi e quindi di solito vengono bruciati sulla groppa o sulle spalle, altri invece si arrampicano fino alla cima degli alberi che in molti casi non brucia e, se non vengono uccisi dal fumo, si salvano in questo modo”, dice il dottor Crosta.
Photo by Nathan Edwards/Getty Images
Lake Innes Nature Reserve Paul in the ICU recovering from burns at The Port Macquarie Koala Hospital on November 29, 2019 in Port Macquarie, Australia. Source: Getty Images AsiaPac

Il lungo processo di riproduzione

La flora australiana dopo un incendio si rivitalizza naturalmente in quanto, per ciò che riguarda alcune specie di eucalipto, le fiamme distruggono la corteccia esterna ma non il tronco che a distanza di poco tempo rigenera rami e foglie. Questo permette agli animali di ripopolare le foreste man mano che si rigenerano.

Il professor Crosta spiega che questo permette agli animali che vivono nelle zone non distrutte dal fuoco di spostarsi e riprodursi. In alcuni casi questo trasferimento avviene con l’aiuto dell’uomo che fa riprodurre gli animali negli zoo o parchi specializzati e poi li mette in libertà.

“Questo però è un processo lungo e complesso in quanto ci vogliono riproduttori, riabilitatori, ci vuole un ambiente ricettivo perché gli animali possano tornare e ci vuole anche una variabilità genetica che permetta che la popolazione sia autosostenibile”, racconta a SBS Italian il dottor Crosta.

Queste valutazioni sono valide in base alle esperienze del recente passato, ma questi incendi boschivi sono anomali. Iniziati nel settembre dello scorso anno ardono ancora e si estendono continuamente interessando contemporaneamente vastissime zone di terreno boschivo in vari stati australiani. Ipotizzare i tempi di una ripresa della fauna e flora è pressoché impossibile.
Courtesy of Dr Lorenzo Crosta
Dr Lorenzo Crosta with a saved wombat at the Avian, Reptile and Exotic Pet Hospital of Sydney University in Camden. Source: Courtesy of Dr Lorenzo Crosta
Ascolta l'intervista del direttore dell’ospedale veterinario dell’Università di Sydney per animali esotici, rettili e volatili Lorenzo Crosta.
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"1,25 billion animals dead". Can Australian wildlife recover from the bushfires? image

Incendi in Australia: i numeri della strage degli animali

SBS Italian

10:38

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